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  • Emre: 'Non mi perdonerà mai l'addio all'Inter, tornare sarebbe un sogno!'

    Emre: 'Non mi perdonerà mai l'addio all'Inter, tornare sarebbe un sogno!'

    Emre Belozoglu, trequartista dell'Istanbul Basaksehir, visto in Italia con la maglia dell'Inter, parla a la Gazzetta dello Sport: "Il ritiro non mi fa paura, sto benissimo a ogni livello. Sono in scadenza, rinnoverò per un altro anno e poi dirò stop. Vorrei diventare un grande direttore sportivo. Un modello? All'Inter c'era Oriali, persona super e professionista di alto livello. Mi piacerebbe diventare proprio quello che rappresentava lui nella nostra Inter. A Milano? Sarebbe un sogno, ma la gavetta è importante". 

    SULL'INTER - "Tutto il calcio italiano non è più quello di prima quando era l'Nba del basket. Ora l'estero ha tutt'altro appeal e più denaro. E l'Italia fa fatica a tenere il passo. Detto ciò, l'Inter era e resterà sempre nel mio cuore. Fu la prima volta che lasciai il mio Paese. tanti ricordi, venni accolto subito come uno di loro. Inoltre c'era Moratti, un gentleman del calcio. Un vero fuoriclasse. Juve e Milan? La crescita loro era costante, noi cambiavamo troppo in campo e in panchina. Perciò facevamo fatica a vincere". 

    SU CALCIOPOLI - "Situazione simile in Turchia nel 2010. Un brutto colpo per l'intero movimento italiano. Psicologicamente fu dura, davamo il 100% mentre all'esterno accadevano certe cose...". 

    SUGLI ALLENATORI - "Hector Cuper eccezionale, cambiò la mentalità. E non posso parlar male di Zaccheroni. Mentre Mancini è una garanzia. Tra di noi c'era un grande rapporto e lo ringrazio perché giocai molto, nonostante la concorrenza". 

    UN RAMMARICO - "L'addio, non me lo sono mai perdonato. Avevo 25 anni e una testa diversa, tornando indietro rimarrei all'Inter".

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