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  • Enes Sali, il ragazzo dei record: tra Barcellona, Hagi e l'esordio in nazionale a 15 anni e 264 giorni
Enes Sali, il ragazzo dei record: tra Barcellona, Hagi e l'esordio in nazionale a 15 anni e 264 giorni

Enes Sali, il ragazzo dei record: tra Barcellona, Hagi e l'esordio in nazionale a 15 anni e 264 giorni

  • Federico Zanon
Scrivere la storia, a meno di 16 anni. E' quello che è successo a ​Enes Sali, professione trequartista, che ieri sera contro il Lichtenstein ha lasciato un marchio indelebile: entrando nel finale, è diventato il giocatore più giovane a disputare una gara ufficiale con la Romania a soli 15 anni e 264 giorni. Una tappa scontata per un predestinato, per il quale - per ora - le pressioni sono uno stimolo, non un ostacolo. Non potrebbe essere altrimenti, considerando la sua carriera, breve ma ricca di salti. Nato in Canada, a Toronto, il 23 febbraio 2006, è cresciuto nei ​Woodbridge Strikers, dove è stato scovato dagli scout del Barcellona. Una serie di difficoltà burocratiche, legate alle stringenti norme della Fifa sul tesseramento dei minori, non gli hanno permesso di diventare una vedette de La Masia (dove è stato dal 2017 al 2019), in questo contesto si è inserito Gheorge Hagi, che l'ha portato in Romania, nella sua accademia, dopo un grande lavoro di diplomazia.

Tutto questo per la felicità di papà ​Engi, nato nella contea di Constanta, proprio come il Maradona dei Carpazi. Il ritorno in Romania, che non era nei piani della famiglia Sali, è diventato realtà due anni fa, una scelta sofferta che ora sta pagando. ​Con i grandi del Farul Constanta il 10 che si ispira a Messi ha giocato 10 spezzoni, trovando un gol, al ​Clinceni. Neanche a dirlo, è suo il record del più giovane esordiente del campionato rumeno (ad agosto contro il Sepsi), davanti proprio al figlio di Hagi, Ianis, in campo a 16 anni nel 2014. Ora è il momento di fare i pompieri, di spegnere l'entusiasmo, di ricordargli di rimanere con i piedi per terra. Anche se non tutti la pensano così. ​Razvan Burleanu, presidente della federcalcio rumena, lo sta usando come strumento politico (perché ha scelto di vestire la maglia della Romania e non del Canada) nel suo tentativo di vincere le prossime elezioni. Pressioni, con dovrà imparare a gestire. Per diventare grande il talento a volte non basta.

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