SOLO MILAN, Eranio a CM: 'Kakà-El Shaarawy assieme? Dipende dal Faraone. De Sciglio il vero acquisto a gennaio'
Si rinnova, come ogni settimana, l’appuntamento con SOLO MILAN per fare il punto sull’attualità rossonera attraverso le opinioni di ex calciatori, giornalisti o addetti ai lavori. L’ospite di oggi è Stefano Eranio, ex centrocampista del Milan di Fabio Capello, oggi apprezzamento commentatore televisivo.
Buongiorno, signor Eranio. Partiamo dall’analisi delle ultime due partite contro Udinese e Barcellona: si è vista una squadra diversa, più compatta e determinata che in precedenza. Merito solo del ritorno al 4-3-3 o è più un aspetto mentale?
"Il cambio di modulo ha influito, ma credo che le tante assenze importanti che hanno penalizzato Ancelotti in questo avvio di stagione abbiano spinto i giocatori disponibili a dare qualcosa di più da ogni punto di vista, sopperendo a quelli che sono i limiti tecnici attuali. Ultimamente, il Milan è migliorato nel gioco, ma crea di meno proprio per la mancanza di qualità a cui facevo riferimento".
Nel ritrovato 4-3-3 Kakà ha fatto bene contro il Barcellona in una posizione per lui inedita di esterno sinistro. Ritiene che l’esperimento sia riproponibile con continuità?
"Kakà è un giocatore di intelligenza superiore e per questo si è adattato bene in quella posizione. Giocando largo su una delle due fasce deve sacrificarsi molto e ha fatto strano vederlo quinto difensore di sinistra in alcune situazioni. Si tratta di una soluzione di emergenza, che può essere riproposta solo in alcune circostanze; per vedere il miglior Kakà, bisogna risistemarlo al centro dietro a due punte".
Esiste il rischio che, al suo rientro, un giocatore come El Shaarawy, che agisce proprio come esterno offensivo mancino, risulti penalizzato dalla nuova collocazione di Kakà? O i due giocatori possono essere schierati assieme?
"Dipenderà dallo schema di gioco che vorrà proporre Allegri, ma li vedo perfettamente compatibili col 4-3-3, col 4-3-1-2 o anche col 4-2-3-1. Ritengo, però, che toccherà a El Shaarawy dimostrare di aver fatto un importante passo in avanti soprattutto dal punto di vista mentale e ritagliarsi uno spazio importante in questo Milan".
Un altro personaggio che continua a far discutere è certamente Mario Balotelli: per Lei, è più un problema del ragazzo, spesso vittima del suo personaggio, o dell’eccessiva attenzione mediatica che lo accompagna?
"Entrambe le cose. Si dà troppo risalto a ogni cosa che fa, ma Mario deve modificare certi suoi atteggiamenti, in particolare deve sforzarsi di controllare le sue reazioni. Può migliorare nella gestione del suo personaggio, perché rappresenta un’icona per tanti giovani e ho l’impressione che il suo modo di porsi verso l’esterno finisca per condizionare anche l’aspetto puramente tecnico".
Veniamo alla gara col Parma: che gara si aspetta dopo una prova dispendiosa sotto ogni profilo come quella col Barcellona?
"E’ un avversario tosto, che sarà più agguerrito del solito dopo la sconfitta col Verona. Inoltre, Donadoni, che fatica ancora a trovare il giusto equilibrio di squadra, vorrà fare bene per allontanare le recenti delusioni. Il Milan ha tutto per vincere, ha maggiore qualità e dovrà trarre spunto dalle ultime gare, mettendoci la stessa concentrazione e la stessa determinazione".
Ultima domanda legata al mercato. Sono già arrivati Rami e Honda, ma manca ancora qualcosa a questo gruppo? Dove interverrebbe a livello di reparto e su quali nomi punterebbe?
"In un momento economicamente complicato, la società ha già fatto dei movimenti importanti con questi due giocatori. Personalmente, sono convinto che il pieno recupero di De Sciglio, utilizzabile su entrambe le fasce ma anche al centro della difesa all’occorrenza, possa rivelarsi il vero acquisto per gennaio. E con i rientri degli altri infortunati, Allegri avrà a disposizione una rosa abbastanza competitiva per fare bene su più fronti".