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  • Erjona Sulejmani a CM: 'Orgogliosa della mia Albania, tifo Inter. Donne come Wanda nel calcio? Dico sì' FOTO

    Erjona Sulejmani a CM: 'Orgogliosa della mia Albania, tifo Inter. Donne come Wanda nel calcio? Dico sì' FOTO

    • Daniele Longo
    Classe 1989 e originaria dell’Albania, Erjona Sulejmani è una donna bellissima e molto intelligente. Sa comunicare, lo fa con il sorriso e nel corso della chiacchierata con calciomercato.com ha lanciato anche dei messaggi da seguire alla lettera. Il calcio ha sempre fatto parte della sua vita: dalla passione verso l'Inter sin da bambina, alla ribalta televisiva nell'Europeo del 2016 fino alla relazione con l'ex marito Blerim Dzemaili. 

    Erjona, tu non sei in Italia in questo momento?
    "Si, esatto. Io mi trovo a Fuerteventura. La situazione qui è identica a quella italiana, purtroppo".

    Non sarà facile sopratutto per te che hai un figlio piccolo.

    "Si, non è facile specialmente quando lavoro e allora diventa tutto più complicato. Comunque sia bisogna stare dentro casa e rispettare le regole per superare questo momento il prima possibile. Se tutti quanti ci mettiamo l'impegno e rispettiamo questa regola di stare a casa, allora prima ne usciamo. Devo dirti che mio figlio ha già capito la situazione, se gli dico 'Luan andiamo fuori' lui mi risponde 'No mamma c'è il coronavirus'.  Quindi ha già capito che c'è un pericolo fuori e non bisogna uscire".

    Ti sei spesa anche per qualche iniziativa solidale in questo senso, vero?

    "Assolutamente,  mi sta a cuore questo tema perché prima di tutto bisogna essere delle persone altruiste. Ci sono delle persone che stanno rischiando la vita per salvare la nostra e il minimo che possiamo fare è ringraziarle. La seconda cosa, in automatico, è di andargli incontro e aiutarli".

    Hai parlato di altruismo che è quello del Premier Albanese Edi Rama. Il suo aiuto all'Italia è stato molto apprezzato e penso sia motivo d'orgoglio per te, giusto?

    "Io mi sento per metà albanese e l'altra metà italiana. Non me l'aspettavo perché sai, quando c'è una situazione difficile, e da noi lo è ancora di più, vedere un gesto del genere significa togliere medici all'Albania per portarli in Italia. Noi conosciamo quella che è la realtà in Albania. Io, ti giuro, mi sono sentito proprio orgogliosa, per la prima volta, di essere rappresentata in questo modo. Questo perché l'Italia ha fatto tantissimo per noi, ha sempre fatto tanto e questo piccolo gesto, che ha un grande significato, vuole dire ripagare gli italiani. Avete fatto tanto per me e per il mio popolo e sono proprio contenta di quello che ha fatto. Ovvio, non farà differenza, ma è un buon esempio in questo momento di far capire agli stranieri che bisogna essere altruisti. Per una volta che siamo in chiamati in causa non dobbiamo essere egoisti, dobbiamo pensare al prossimo, ai nostri figli e al nostro futuro e alla nostra salute. Dobbiamo essere altruisti".

    Questo è un messaggio che ti fa onore. Sei per metà italiana perché sei arrivata giovanissima nel nostro paese, vero?

    "Si, sono arrivata all'età di nove anni. Quindi la maggior parte della mia vita l'ho trascorsa in Italia, mi sento adottata in un certo senso. E' dove cresci che metti le basi e io sono cresciuta in Italia. Questo non vuole dire che non porto l'Albania nel cuore, anzi, ma quando mi chiedono qual è la mia casa io dico entrambe le nazioni".

    In questi giorni di reclusione come fai a mantenerti in forma?

    "Con mio figlio è facilissimo restare in forma. E' un bambino con una energia super, quindi dalla mattina alla sera di corsa. Quindi per me è abbastanza facile ma è così dalla nascita. Poi ovvio, stando in casa, la realtà è diversa: c'è chi è più fortunato se ha un giardino e chi meno. Ci divertiamo molto nei giochi e nella cucina, qualsiasi piatto lo facciamo insieme, è un piccolo chef (ride ndr). Poi ci sono le squadre di calcio, i colori, abbiamo preso un quaderno dove può disegnare tutte le formazioni. Lui principalmente le colora. Bisogna inventarsi sempre qualcosa di nuovo per passare il tempo. E' anche un momento dove dovremmo approfittarne tutti: ognuno può dedicarsi alla famiglia al 100%. Non c'è più lo stress delle chiamate, dei viaggi, del lavoro tutto di corsa. Prima in casa non eri presente al 100% e questo invece è un momento dove lo sei e va fatto tesoro".

    In molti ti reputano una influencer, ti ci rivedi?

    "No, l'unica cosa che non faccio è l'influencer (ride, ndr). Non ho niente contro di loro, anzi è un lavoro dei giorni nostri. Diciamo che non lo faccio perché non ho tempo di vendere o pubblicizzare i prodotti. Sono una imprenditrice nel campo immobiliare. Questo è il mio mondo, sono sempre stata in questo ambito. Poi, in un secondo momento, è venuto fuori il mondo della Tv e tutto il resto, non è stata una scelta di vita ma una sorpresa e giustamente ho preso la palla al balzo".

    Sei anche molto appassionata di calcio: per quale squadra fai il tifo?

    "Sin da quando sono arrivata in Italia, quindi 22 anni fa, tifo l'Inter. Sono cresciuta nella zona del Lago di Garda e quindi lì o tifi l'Inter o il Milan, sono due le squadre che vanno per la maggiore. Non conoscendo nessuna delle due, mi sono basata sui colori e ho scelto il blu e nero. Poi ho iniziata a seguirla, mi sono appassionata":

    Qual è il giocatore che ti piace di più dell'Inter attuale?

    "Ma in realtà dico Conte. E' un grandissimo uomo oltre che un grande professionista. Questo va la differenza in ogni squadra, no? Lui fa la differenza, lo stimo molto. Sempre serio e impostato, raggiunge sempre gli obiettivi e i risultati. Speriamo che ci riesca anche con l'Inter".

    Sei rimasta amica con qualche compagna di un calciatore?

    "Senza fare nomi, altrimenti si rischia di fare un torto a qualcuna, con molte devo dire. Anche quando sono uscita da questo mondo è comunque rimasto un rapporto di affetto e amicizia".

    Cosa ne pensi delle donne che vogliono fare le agenti come Wanda Nara?

    "La risposta che mi viene di getto è perché la donna non lo può fare? Dove sta scritto che è un rapporto determinato per un uomo e non per una donna. Siamo nel 2020, non dovrebbero esserci più queste differenze. Qualsiasi lavoro lo può svolgere una donna o un uomo, l'importante è che ne abbia le competenze e che si metta a studiare. Poi che il mondo del calcio sia maschilista, quello sì. Basta vedere quante donne ne fanno parte".

    Ma adesso sta avendo la giusta considerazione anche il calcio femminile, una buona notizia in tal senso. Lo segui?

    "Non ho mai seguito una partita, sono sincera. Però è una bella cosa, stanno facendo strada e mi fa molto piacere".

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