Questione di soldi. Tanti soldi. Quelli che hanno spinto l'Inter a cedere Eto'o, quelli che hanno convinto il camerunese ad accettare il Dagestan e l'Anzhi Makhachkala e gli stessi che ora non lo rendono più felice. Samuel Eto'o vuole lasciare la Premier League russa, è rimasto deluso dai risultati della squadra, lontana dal primo posto e dalla Champions League, e a fine stagione avrà un faccia a faccia con il magnate Kerimov per chiedere di essere ceduto. Una scelta maturata nel tempo, che sembra definitiva. L'Anzhi ed Eto'o si dividono, resta da trovare il modo meno traumarico.

Il problema è puramente economico. Il club russo un'estate fa ha investito 27 milioni di euro per il cartellino e 20,5 milioni di ingaggio all'anno per tre stagioni. Difficile che Eto'o venga lasciato partire per meno di 20 milioni di euro, un investimento importante per l'Inter, destinazione preferita dal 31enne attaccante, che ha già parlato con Moratti per sapere se ci sono effettivamente le possiiblità di un ritorno. L'affare è difficile, ma non impossibile: Eto'o per tornare a Milano deve abbassare le richieste economiche (all'Anzhi percepisce un ingaggio da 20,5 milioni di euro all'anno) e l'Inter per acquistare il suo cartellino dovrà sacrificare un big. Tutte le strade portano a Sneijder, dalla cui cessione potrebbe entrare nelle casse nerazzurre 20 milioni di euro. Gli stessi soldi necessari per riacquistare Eto'o.