L'Irlanda saluta Euro 2012, ma contro la Spagna, campione del mondo in carica, la nazionale di Giovanni Trapattoni non poteva fare di più. Anzi il rotondo 4-0, secondo l'Irish Times ("Polvere e impegno per un incontro senza grazia"), "è l'esatto riflesso di cosa accade quando una squadra brillante affronta una formazione con evidenti limiti".

Limiti tecnici soprattutto, ma anche tattici, scrive l'Irish Independent che mette sotto accusa "sia i giocatori irlandesi che la filosofia di gioco", criticando implicitamente Trapattoni per non aver trovato un "piano B". "Torres il tormento di Trapattoni, Irlanda sulla via di casa", l'apertura del Times che ricorda come l'attaccante del Chelsea non segnasse in una partita ufficiale con la maglia della Spagna dal 2010, contro il Liechtenstein.

Un confronto impari, ben più del classico "Davide contro Golia", suggerisce il Sun, "Sovrastata e surclassata per tutta la partita", conferma il Daily Telegraph che salva solo i tifosi irlandesi, irriducibilmente orgogliosi nel cantare fino al triplice fischio finale il loro inno non ufficiale, "Fields of Athenry".