Il trattamento riservato all'ex premier ucraino Yulia Tymoshenko «non ha niente a che fare con la mia idea di democrazia». L'affondo stavolta non arriva dal mondo politico bensì dal capitano della nazionale tedesca Philipp Lahm. Il giocatore del Bayern Monaco esprime a chiare lettere il suo punto di vista sul caso a poco più di un mese dall'inizio di Euro 2012, che l'Ucraina ospiterà insieme alla Polonia. «Non ritrovo la mia visione dei diritti democratici fondamentali, dei diritti umani, delle libertà individuali e della libertà di stampa nell'attuale situazione politica in Ucraina», dice Lahm in un'intervista al Der Spiegel.

Alcuni giorni fa i commissari europei hanno annunciato che non si recheranno in Ucraina per protestare contro il trattamento nei confronti dell'ex leader della 'rivoluzione arancionè, condannata a 7 anni di reclusione per abuso di potere, che ha dichiarato di avere subito percosse in carcere. Nei giorni scorsi aveva annunciato il boicottaggio anche il presidente della Commissione, Jose Manuel Durao Barroso. Secondo Lahm la delicata situazione politica oscurerà l'aspetto sportivo degli Europei, in programma dall'8 giugno al 1° luglio. La Germania è fra i team che giocheranno tutta la fase a gironi in Ucraina. Lahm rivolge un appello all'Uefa e al suo presidente Michel Platini: «Penso che dovrebbe prendere una posizione, sono curioso di sapere quello che dirà», dice il capitano tedesco.

Se la Germania dovesse raggiungere la finale, in programma a Kiev, i giocatori potrebbero trovarsi faccia a faccia con l'attuale presidente ucraino Viktor Yanukovich. A chi domanda se gli stringerebbe la mano, Lahm risponde: «È una cosa che dovrei considerare con molta attenzione. Ma per quanto ne so io la cerimonia di premiazione è condotta solo da gente dell'Uefa».