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  • Europa League, girone Lazio: è andata malino, occhio al 'wonderkid' Camavinga, a Celtic Park e a Petrescu

    Europa League, girone Lazio: è andata malino, occhio al 'wonderkid' Camavinga, a Celtic Park e a Petrescu

    • Luca Capriotti
    Non è il peggior girone possibile quello della Lazio, però ci si avvicina. Inzaghi non sorride: forse il largo turnover che pensava di poter sviluppare nelle prime uscite europee andrà ripensato. La squadra biancoceleste è stata pescata nel Gruppo E, e affronterà gli scozzesi "leggendari" del Celtic, i francesi ammazza-grandi del Rennes e i rumeni del Cluj


    CELTIC - Affascinante, carica di storia - in prima divisione dal 1888 - e di trofei: il Celtic ha uno stadio caldissimo, è l'ex squadra di una bandiera biancoceleste, Paolo Di Canio, ha vinto 50 titoli di Scozia. Allenata dal nordirlandese Neil Lennon - che lo ha già lungamente guidato, di ritorno dopo l'addio a febbraio scorso di Brendan Rodgers - ha festeggiato l'altro ritorno in Scozia tra i pali del 31enne Fraser Forster, dopo 5 anni, in prestito dal Southampton. Ha la possibilità di rivincita col Cluj, che l'ha eliminata dai preliminari di Champions, gioca un calcio fisico e di gran ritmo, è arrivata al girone E battendo poi l'AIK Stoccolma in maniera netta. Dal calciomercato sono arrivati due nuovi esterni in difesa, l'austriaco Bauer dalla Premier League e Boli Bolingoli dal Rapid Vienna, e il giovane e promettente Afolabi in attacco. Capocannoniere per ora il trequartista scozzese Ryan Christie con 4 reti, occhio a Forrest sull'out di destra, capace di regalare assist importanti. La Scottish Premiership è già alla terza partita, fisicamente stanno bene: la loro preparazione è iniziata molto prima per via dei preliminari di Champions. I 60mila posti di Celtic Park saranno carichi di passione: da brividi il "You'll Never Walk Alone" cantato ad inizio partita da tutto lo stadio. Solo per gente di fegato. 

    RENNES - Squadra assolutamente da evitare nella terza fascia, la Lazio l'ha beccata: il Rennes è la rivelazione di questo inizio di stagione in Ligue 1, è prima a punteggio pieno e ha già giustiziato il PSG, vincendo 2 volte su 3 tra finale della scorsa ed inizio di questa stagione. Gioca un calcio frizzante e veloce nonostante le cessioni. La squadra bretone a centrocampo è guidata da Eduardo Camavinga: ha 16 anni, è stato "Man of the match" contro il PSG, con una precisione di passaggio del 97,6%. Per l'Equipe è un "fenomeno di precocità". Da tenere d'occhio, qualcuno ha già predetto per lui una carriera-lampo alla Dembelé, sembra un predestinato. Al Roazhon Park la Lazio affronterà anche un mini-derby: a centrocampo con l'8 ci sarà Clement Grenier, 6 presenze e un'esperienza tutt'altro che indelebile con la Roma. Uno dei grandi talenti francesi perduti, nel 2014/15 sembrava dovesse diventare una stella, vuole rilanciarsi. Dovrà innescare l'ex Milan Niang, vecchia conoscenza della Serie A, e il franco-spagnolo Del Castillo, due punte veloci e potenti. Attenzione: squadra molto molto scomoda da affrontare. Ha perso Ben Arfa - svincolato - ceduto molto bene per 30 milioni al Watford Sarr, ma punta tutto sul gioco e sulla rapidità di esecuzione. 

    CLUJ - Ha eliminato il Celtic, e se lo ritrova nel girone di nuovo. Vanta un inno molto particolare ("ispirato" ai Queen, almeno nell'intro, da ascoltare per gli amanti del brivido), nel 2008 - sempre nel gruppo E, ma di Champions - ha affrontato la Roma: non è uscita benissimo dal doppio confronto, battuta 3 a 1 all'Olimpico, ha strappato un pareggio in casa, consegnando però ai giallorossi il passaggio del turno. Non vorrebbe rassegnarsi al ruolo di squadra-materasso del girone E: la campagna acquisti è stata parca (massima spesa 500mila euro) ma è guidato dalla leggenda Dan Petrescu. Con 95 presenze in nazionale, è il giocatore che ha vestito più volte la maglia della Romania: qualcuno lo ricorderà in Italia - tra Foggia e Genoa - ma ha legato il suo nome alle 151 apparizioni con il Chelsea, tra il 1995 e il 2000. In attacco ha preso Lacina Traorè, un ritorno a casa dopo una lunga carriera da giramondo, con esperienze in tutta Europa (Everton, Monaco, Krasnodar, CSKA, Sporting Gijon, Ujipest in Ungheria). 

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