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  • Il Napoli non c'è, Werner lo castiga: Europa League quasi compromessa

    Il Napoli non c'è, Werner lo castiga: Europa League quasi compromessa

    Delusione per il Napoli, che perde in casa per 3-1 contro i tedeschi dell'RB Lipsia nell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League e avrà bisogno di un'impresa tra 7 giorni in Germania per superare il turno. La squadra di Maurizio Sarri, priva dello squalificato Mertens e imbottita di seconde linee, non riesce a difendere il vantaggio firmato da Ounas, al primo gol in azzurro, facendosi ribaltare dalle reti di Werner (16 gol stagionali) e di Bruma.

    Sarri tiene a riposo Mario Rui, Allan, Jorginho e Insigne, optando per un undici in cui Callejon agisce da falso nueve con Ounas e Zielinsi ai lati; Rog, Diawara e capitan Hasmik formano il terzetto di centrocampo, mentre Tonelli in difesa ha una chance da titolare al fianco di Koulibaly e Maggio gioca a destra, con Hysaj sul lato opposto. Il Napoli fa la partita, ma dà la costante sensazione di subire sulle rapide ripartenze dei tedeschi, pericolosi già nel primo tempo con Werner e Poulsen, mentre la chance migliore dei padroni di casa capita sul destro di Callejon, la cui conclusione è ribattuta da Gulacsi.

    Non cambia lo spartito a inizio ripresa, ma a colpire per primo stavolta è il Napoli, che costruisce una bellissima azione in verticale al 53° sull'asse Rog-Ounas, che si libera e supera il portiere dell'RB Lipsia in diagonale. Un vantaggio che resiste poco però perchè, dopo il miracolo di Reina su Poulsen, è Werner al 61° a replicare su assist di Kampl. Un gol che fa saltare ogni tipo di tatticismo e che, nonostante gli ingressi tra gli azzurri di Insigne, Allan e Mario Rui, galvanizza la formazione di Hasenhuttl, che ribalta definitivamente il risultato con Bruma, che deposita a porta vuota su appoggio del solito scatenato Poulsen. E nel finale, in pieno recupero, la punizione diventa ancora più severa, col Napoli tutto sbilanciato alla ricerca del pari e trafitto per la terza volta da Werner, servito a meraviglia da Forsberg.






     

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