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  • Ex Juve, Del Piero svela: 'Facevo il portiere, ho un gemello nel calcio...'

    Ex Juve, Del Piero svela: 'Facevo il portiere, ho un gemello nel calcio...'

    Intervenuto in diretta sul canale Instagram di 433 Alex Del Piero svela alcuni retroscena della sua carriera da calciatore: "Il mio momento preferito in carriera? Emozionalmente, per quello che significa per noi, direi il gol in semifinale, per l'importanza della partita e per la nazione. Però quando esci da uno stadio come il Bernabeu...stavamo vincendo nella fase a gironi. Abbiamo iniziato quella Coppa del Mondo con grossa pressione per quello scandalo (calciopoli ndr), per molti di noi era l'ultima possibilità, prima della Coppa del Mondo parlammo molto nello spogliatoio, sentivamo che c'era qualcosa di speciale. Sapevamo di dover mettere tutto ma non sempre riesci a mostrarlo. Ci sono anche gli avversari, ma abbiamo costruito tutto con lavoro duro, con passione, stavamo seguendo un sogno. Dovevamo essere perfetti al 100%, in campo c'è il meglio del meglio e la pressione è alta. Sono stati due mesi di preparazione alla fine, è stato pazzesco. Eravamo chiusi in hotel e pensando solo a quello".

    LINGUACCIA - "C'è stato un momento...ero un fan di Michael Jordan e sono un fan degli All Blacks. Ho visto tanti video loro. Quell'esultanza la feci a Bergamo contro l'Atalanta, entrai dalla panchina per gli ultimi 10 minuti e segnai subito, fu come uno scherzo per me, ero felice e poco dopo giocammo contro l'Inter a San Siro, decisiva per lo scudetto. Segnai nel finale una punizione e da quel momento divenne qualcosa di grande. Non è offensivo per nessuno, è un ragazzo che mostra passione e mostra la sua felicità per ciò che fa".

    LAST DANCE - "Anche se so molto su Jordan, è bello vedere cosa è successo in quegli anni, mi sta piacendo molto"

    PORTIERE - "Mia mamma voleva che facessi il portiere perché non sudavo. A un certo punto mio fratello disse: 'Deve giocare fuori' e convinse mia mamma. C'era un piccolo giardino dietro a casa mia, facevo vedere a mia mamma che giocavo in porta e appena lei se ne andava mi spostavo avanti. Però è un bel ruolo, mi divertiva, a volte l'ho fatto anche in allenamento e un bel ruolo, cruciale".

    MIGLIOR CALCIATORE CON CUI HA GIOCATO - "Ho giocato per 19 anni alla Juve, ho iniziato in un'era con Baggio e Vialli e poi Zidane, Vieri, Inzaghi, Trezeguet anche Boksic, e questi sono solo gli attaccanti. In porta Buffon e Peruzzi. E' dura dirne uno ma per l'evoluzione forse Zidane. Ha iniziato molto giovane da noi dopo 5 anni è andato al Real, abbiamo visto il suo talento, è diventato un re. Ma è difficile sceglierne uno".

    SCHERZI - "Sono arrivato dalla Juve al Padova a 17 anni. In prima squadra al Padova avevo tanti compagni, ero come il loro fratellino. Anche Di Livio venne alla Juve e con lui ho speso i primi 3-4 anni alla Juve facendo tutto insieme, eravamo come gemelli. Qualsiasi cosa vedi di quell'epoca, ci vedi sempre insieme. Siamo molto amici anche ora. Una volta nel precampionato volevamo fare uno scherzo. Eravamo in preparazione in una piccola città di montagna, dopo cena siamo andati fuori per camminare, quando siamo tornati la nostra stanza era un inferno, i letti, i tavoli, le sedie, anche il beauty case. Nessuno era dentro, sembrava che tutti dormissero ma erano solo le 10. Ognuno si chiuse dentro le proprie camere. Ridemmo tanto e pensammo ad una vendetta, ma questa è un'altra storia...Ci vendicammo? Si..."
     

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