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  • Facebook contro Trump, è la prima volta

    Facebook contro Trump, è la prima volta

    • Martina Casentini
    È successo ancora una volta, di nuovo i post di Donald Trump sono stati censurati da Twitter e per la prima volta anche da Facebook, che in precedenza non aveva voluto interferire in questioni politiche. Non si è limitato a un semplice tweet, questa volta Trump ha manipolato un video che diventò virale qualche anno fa. Nel video originale un bambino bianco e uno di colore si correvano incontro per abbracciarsi. Il messaggio però è stato capovolto: il video è stato trasformato in un inseguimento, dove il bambino bianco fugge via in preda alla paura, mentre il bambino afroamericano sembra volergli fare del male. Il tweet appare ora come un "contenuto mediale manipolato". 

    Ma la battaglia dei social network contro il presidente sembra adesso continuare anche su Facebook. In un post di campagna elettorale, infatti, Donald Trump ha pubblicato su Facebook un’immagine che raffigura un triangolo rosso capovolto. Il simbolo venne usato dai nazisti per segnare e riconoscere i prigionieri ebrei. Zuckerberg questa volta non ha proprio potuto rimanere neutrale e ha censurato il post. 

    Già poche settimane fa era accaduto che il social network preferito dal presidente americano gli si ritorcesse contro. Twitter infatti aveva censurato un suo tweet perché ritenuto di incitamento all’odio. Il post in questione conteneva un ultimatum verso i manifestanti che protestavano a seguito dell’assassinio di George Floyd. 
    Facebook, invece, si era astenuto dal censurare i post di Trump. Mark Zuckerberg aveva infatti detto no alle censure e aveva difeso la neutralità del suo social per quanto riguarda la politica. La decisione di Zuckerberg aveva causato non poco scontento e moltissimi dipendenti dell’azienda avevano deciso di scioperare. 

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