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  • Falasca da Cuneo: 'Lavoro per tornare alla Lazio'

    Falasca da Cuneo: 'Lavoro per tornare alla Lazio'

    Gianmarco Falasca, prodotto del vivaio della Lazio, racconta la sua esperienza in prestito al Cuneo (club di Seconda Divisione) a RadioSei. 'Mi sono trovato in una bella città in cui si riesce a lavorare senza quelle pressioni che, per un ragazzo giovane alla prima esperienza, possono destabilizzare - afferma il centrocampista, classe 1993 -. Mi trovo bene sia con i compagni che con l'allenatore, i buoni risultati che stiamo ottenendo aiutano. Dei miei ex compagni di squadra sento spesso Danilo Cataldi (ora al Crotone, ndr), ci confrontiamo sulle nostre esperienze. Rozzi, invece, non l'ho ancora sentito: quando ho letto la notizia del suo trasferimento al Real Madrid sono rimasto incredulo e allo stesso tempo felice per lui, non appena tornerà a Roma ci sarà sicuramente modo di rivederci. Il mio futuro? Non dimentico che sono un tesserato della Lazio e lavoro per tornare lì, sono però consapevole che per farlo devo passare per queste tappe intermedie e in quest'ottica cercherò di fare il meglio possibile qui a Cuneo'.

    'Lo scorso anno quando mi allenavo con la prima squadra cercavo di rubare qualche segreto a Ledesma: ricopre il mio stesso ruolo e lo ritengo uno dei migliori interpreti - spiega Falasca -. Il dualismo con Biglia? Sarebbe bello che i più forti potessero giocare sempre, ma l'equilibrio è più importante di un singolo giocatore. Keita? Già dall'anno scorso erano chiare le sue potenzialità: basta che ci creda e continui ad allenarsi bene, e il suo talento finirà presto per imporsi anche in prima squadra. Lui ha le caratteristiche per giocare da prima punta, perché all'estro e al dribbling abbina grande potenza e un'ottima copertura della palla, ma con la sua velocità e la sua fantasia credo si esalti di più come esterno. Perea? Mi ha impressionato molto: ha grandi mezzi atletici e fisici, si vede che ci sa fare con il pallone. Felipe Anderson? Quando troverà la condizione giusta ci farà vedere i grandi colpi che fino ad ora abbiamo solo intravisto'.

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