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  • Falque: il tuttofare sottovalutato dalle big e scartato, troppo presto, dalla Roma

    Falque: il tuttofare sottovalutato dalle big e scartato, troppo presto, dalla Roma

    • Andrea Piva
    Prima l’uno-due con De Silvestri al limite dell’area di rigore empolese, che ha mandato in gol il terzino, poi il sinistro chirurgico che si è infilato nell’angolino basso alla sinistra di un incolpevole Provedel: così Iago Falque nel giorno di Santo Stefano ha trascinato alla vittoria il Torino alimentando le speranze europee della formazione granata. Non è stata la prima volta che lo spagnolo ha preso sulle spalle il Torino portando al successo: da quando è arrivato sotto la Mole, nell’estate del 2015, tante volte è stato decisivo, sia con i gol che con gli assist. 

    GOL E ASSIST - Dodici le reti messe a segno da Falque nel primo campionato al Torino, altri dodici nello scorso e tre finora in questo (in cui ha dovuto anche fare i conti con qualche infortunio che lo ha costretto alcune partite). Poi i tanti assist, tra cui quello splendido con cui quest’anno ha mandato in gol Belotti a San Siro contro l’Inter: un lancio millimetrico di quaranta metri che il Gallo ha poi trasformato nella rete che ha dato il via alla rimonta granata. 

    FALQUE IL TUTTOFARE - Al Torino Iago Falque in questi anni si è fatto apprezzare per la grande duttilità tattica, per la capacità di giocare e essere decisivo nelle più differenti posizioni: attaccante esterno, mezzala di centrocampo, seconda punta e ora anche come trequartista nel 3-4-1-2. Lo spagnolo è una sorta di tuttofare che è stato troppo spesso sottovalutato dalle big del campionato italiano, in particolare dalla Roma che non ha avuto la pazienza di aspettarlo e lo ha ceduto dopo appena una stagione. Buon per il Torino che ha colto l’affare e ora si tiene stretto il suo numero 14. 

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