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  • Fenomeno Pescara, 'Nduccio a CM: 'Zeman? Molto... abruzzese!'

    Fenomeno Pescara, 'Nduccio a CM: 'Zeman? Molto... abruzzese!'

    • Germano D'Ambrosio

    Ormai da molti anni rappresenta la sua Pescara, e l'Abruzzo più in generale, in tutta Italia e sempre più spesso anche all'estero. Ovvio che il cantante/cabarettista 'Nduccio, al secolo Germano D'Aurelio, stia vivendo con particolare passione l'avventura dei ragazzi di Zeman, ormai lanciatissimi al vertice della serie cadetta. 'Nduccio, volto noto in tv ('Meno siamo e meglio stiamo' con Renzo Arbore, tra le tante partecipazioni) e sulle piazze (quest'anno si è esibito anche al concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni), si è concesso per una chiacchierata ai microfoni di Calciomercato.com.

    Mi risulta che tu sia seguendo con grande attenzione le vicende del Pescara capolista di serie B...

    'Purtroppo non riesco ad andare allo stadio perché il sabato sono sempre in giro ad esibirmi e mi tocca partire presto. Ma sto seguendo, altroché. Del resto sono molto amico di alcune vecchie glorie, quelle dell'epoca di Galeone. Un periodo d'oro che ci sembra di rivivere'.

    Dunque c'è grande entusiasmo in città...
    'Entusiasmo? Di più, c'è frenesia! Pensa che il mio parroco, che è un giovane, peraltro laureato in psicologia, ormai quando conclude la funzione religiosa si congeda sempre dicendo: Andate in pace, e forza Pescara! La città si è innamorata soprattutto dello spettacolo che questa squadra riesce a produrre. Certo, poi per la promozione in serie A entrano in ballo delle logiche economiche e di potere nelle quali l'entusiasmo c'entra fino a un certo punto. Il Pescara ha i problemi che appartengono a tutte le squadre di provincia…'.

    In panchina c'è Zeman, uno che caratterialmente proprio non ti somiglia...

    'Già, ma ha il suo fascino. È un uomo di poche parole, una persona schiva, ma ha grande carisma. Secondo me incarna in pieno le caratteristiche del vero abruzzese, quello che viene dalle montagne! (ride, ndr). E poi grazie anche a lui molti amici romani e romanisti, rimasti zemanisti nel tempo, ultimamente si sono avvicinati al Pescara e vengono qui a fare il tifo allo stadio. Del resto come si fa a non avere simpatia per questa squadra?'.

    C'è un giocatore che stimi particolarmente?
    'Mi piacciono tutti, indistintamente, anche perché sono giovanissimi: sembra di vedere una squadra Primavera! Anche per questo motivo mi sembra di tornare ai tempi di Galeone: lui ebbe il coraggio di mandare in campo dei ragazzi di 16 anni, pur in un momento particolarmente difficile. Eravamo praticamente retrocessi in serie C, e mantenemmo la cadetteria solo perché quell'anno il Palermo non si iscrisse (era l'estate del 1986, ndr). A inizio stagione con alcuni amici facemmo uno striscione: Galeone, issa le vele e portaci in serie A! Ecco, adesso mi sembra che con Zeman si stia rivivendo lo stesso clima'.

    L'angolo dei sogni. Il Pescara viene promosso in serie A e ti viene data la possibilità di acquistare un giocatore. Chi scegli?

    'Faccio il nome di Totti, ma la mia è solo una battuta ovviamente. Scelgo lui perché sono molto legato a Roma: del resto, sia chiaro, la Capitale è stata fondata da noi abruzzesi. A Roma c'era la lupa perché c'erano le pecore: e le pecore chi è che glie le ha portate?'.


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