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  • Ferrara-Mazzarri:|Il rischio di sbagliare panchina

    Ferrara-Mazzarri:|Il rischio di sbagliare panchina

    «Mazzarri ha mandato qualcuno ad assistere ai nostri allenamenti? Anche io a Napoli ho molti amici... e parenti». Sampdoria-Napoli, oggi alle 15 a Marassi, non è solo il big match che offre la sesta domenica di campionato, ma anche una sfida incrociata tra due ex in panchina.Un vero e proprio incontro con il passato per Ciro Ferrara. Una vita trascorsa con la maglia azzurra addosso, quasi fosse un tatuaggio: dalla fine degli anni '70 quando iniziò nelle giovanili, fino al 1994 quando decise di lasciare Napoli per vestire il bianconero. «Naturalmente per me non sarà una partita qualunque» ha ammesso candidamente ieri in conferenza stampa. Sarà una partita diversa, ma non per questo sarà differente l'atteggiamento di Ciro in panchina. Niente timidezze, che è anche quello che ha detto alla squadra chiedendo ai suoi ragazzi «una prova di coraggio, bisogna giocare con la stessa sfrontatezza e spregiudicatezza avuta contro le altre avversarie». Insomma, il 5 maggio 1985 e l'esordio in corsa nella gara tra Napoli e Juventus è solo un bel ricordo che riaffiora insieme al gol nella finale di coppa Uefa con lo Stoccarda, fino all'addio al calcio del 2005 quando festeggiò al San Paolo gremito. Oggi, privo di Maxi Lopez e Pozzi, affiderà il peso dell'attacco al brasiliano Eder mentre a centrocampo le pesanti assenze di Poli e Maresca saranno rimpiazzate da Munari e Krsticic. E per Cavani, marcatura a uomo come ai tempi del suo Napoli? «In quel periodo la zona non esisteva. Ci staremo attenti ma non troppo perché hanno attaccanti altrettanto forti che non vanno trascurati».Sull'altra panchina ecco Walter Mazzarri che rientra al «Ferraris» dallo spogliatoio degli ospiti. Alla guida della Samp tra il 2007 ed il 2009, stagioni a tratti esaltanti che gli hanno permesso un'esperienza di passaggio prima di misurarsi con le ambizioni della piazza partenopea. Ha avuto il compito di tirare a lucido Antonio Cassano appena arrivato dalla esperienza al Real Madrid: a Bogliasco si sussurrava come Mazzarri non fosse entusiasta di gestire un giocatore così complicato, ma qualche mese dopo tra i due nacque un'ottima intesa che permise ai doriani di tornare in Europa e raggiungere la finale di coppa Italia. «È bello tornare a Genova in uno stadio così stimolante - ricorda Mazzarri -. Faccio i complimenti a Ferrara e alla società per essere riusciti a far tornare la Samp ai livelli che merita». Il Napoli si presenterà con gli stessi undici che hanno battuto la Lazio mercoledì ed il trio Cavani, Pandev e Hamsik per continuare ad insidiare la Juventus.

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