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  • Festa Napoli:| Niente piazza Plebiscito

    Festa Napoli:| Niente piazza Plebiscito

    Non più nel cuore della città ma nel ventre del tifo azzurro. L’annunciata presentazione del Napoli è stata spostata di appena cinque chilometri: si terrà sabato sera non più in piazza del Plebiscito ma allo stadio San Paolo.

    Da definire solo alcuni dettagli, in parte legati alla disputa o meno del primo turno di campionato. La presentazione degli azzurri allo stadio si terrà in ogni caso, anche se dovesse saltare la prima di serie A: da verificare solo le modalità e l’orario. Dovesse essere rinviata la gara col Genoa, non è da escludere infatti che Mazzarri possa decidere di far allenare Cavani e compagni al San Paolo prima della festa.

    Allo studio anche la possibilità di organizzare un’amichevole in famiglia (tra sabato e domenica), magari stavolta contro la Primavera di Sormani che ha appena concluso il ritiro a Dimaro. Diversamente gli azzurri farebbero capolino a Fuorigrotta solo in prima serata. Da stabilire anche l’orario: l’inizio potrebbe essere anticipato alle 20 per garantire ai tifosi il trasporto pubblico (bus e metrò) anche per il ritorno a casa.

    Confermate le presenze del sindaco Luigi De Magistris e del cardinale Crescenzio Sepe. L’impianto di Fuorigrotta e non più piazza del Plebiscito, dunque. L’annuncio di De Laurentiis aveva fatto i conti senza l’oste, visto che le difficoltà economiche e logistiche hanno reso impossibile organizzare la festa a due passi dal San Carlo. «La soluzione San Paolo – conferma l’assessore allo sport del comune Pina Tommasielli - ci consente di abbattere i costi vivi, legati soprattutto al palco e alle infrastrutture per le tv. Ci sarebbe piaciuto ospitare la presentazione della squadra a Piazza del Plebiscito anche perché ci avrebbe consentito di segnare un “gol” importante, visto che avremmo potuto finalmente mostrare all’Italia una Napoli pulita, senza più spazzatura. Il momento economico però – conclude l’assessore, che sarà al San Paolo - ci induce ad essere oculati nel gestire le risorse e rispettosi dei contribuenti».

    Costi che, evidentemente, anche il Calcio Napoli non ha voluto accollarsi. La Tommasielli è attesa questa mattina proprio allo stadio, per verificare, con alcuni ingegneri e tecnici del Comune, lo stato dei lavori iniziati il 21 luglio e che consentiranno al San Paolo di ospitare la gare di Champions. La festa del San Paolo potrebbe dunque essere l’unico evento del week-end: lo spauracchio sciopero avanza e potrebbe lasciare completamente spazio al mercato, che chiude i battenti mercoledì 31 alle 19.

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