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  • Fiamozzi, il Dani Alves di Varese: 'Mi ispiro al brasiliano e voglio arrivare in Serie A'

    Fiamozzi, il Dani Alves di Varese: 'Mi ispiro al brasiliano e voglio arrivare in Serie A'

    • Marco Gentile
    Riccardo Fiamozzi è un giovane e promettente difensore del Varese, di ruolo esterno, cresciuto nelle giovanili del Milan. Nel 2012 il Torino lo acquista in comproprietà con la società biancorossa e nell'estate del 2014 il Varese lo riscatta per intero. Il classe '93, in tre stagioni ha collezionato 65 presenze condite da una rete. In esclusiva per Calciomercato.com, Fiamozzi ha parlato della sua esperienza in maglia biancorossa, della sua esperienza passata al Milan, del suo idolo calcistico e della sua voglia di approdare un giorno in Serie A:

    Fiamozzi, dopo un brutto periodo ora siete tornati un po' in carreggiata, come sta andando?
    "Si, in effetti la stagione non era iniziata nel migliore dei modi ma le prestazioni, a mio parere ci sono sempre state. Chiaro è che quando mancano i risultati è un grande problema. Pian piano il gruppo sta crescendo ed stiamo diventando sempre più uniti e con la nostra forza sono sicuro che riusciremo ad uscire da questa situazione e dalla zona bassa della classifica".

    Quali sono gli obiettivi di squadra?
    "Il nostro obiettivo è raggiungere il prima possibile la quota salvezza e dopodichè faremo altre valutazioni".

    Qual è la tua squadra del cuore?
    "Sinceramente ho sempre seguito il calcio ma non ho nessuna squadra del cuore a cui tengo particolarmente".

    Ti ispiri a qualcuno in particolare nel tuo ruolo?
    "Si, questo si. Mi piacciono molto Daniel Alves e Maicon, che sono due portenti sulla fascia loro fascia. Sono molto bravi, tecnici e forti fisicamente".

    Dove ti senti di dover migliorare?
    "Mi sento di dover migliorare in fase difensiva, ma credo sia normale vista la mia giovane età. E poi devo crescere un po' dal punto di vista fisico, devo potenziare un po' la mia muscolatura".

    Quali sono gli obiettivi personali?
    "Spero di giocare il più partite possibili e voglio continuare su questa strada, secondo la mia opinione mi sto ben comportando fino a questo momento. Poi so benissimo che ho ancora tanto da fare e da lavorare, ma credo di aver imboccato la strada giusta".

    Tu eri di proprietà del Milan, raccontaci della tua esperienza in rossonero, hai qualche rimpianto?
    "Appena fui ceduto non la presi affatto bene, ero rammaricato e deluso da quella situazione. Avevo fatto quattro anni nel settore giovanile e mi aspettavo di giocare almeno in Primavera e invece no. Sinceramente ad oggi sono contento di come sono andate le cose ed ho zero rimorsi e rimpianti".

    Qual è il tuo sogno nel cassetto e la speranza per il 2015?
    "Il mio sogno nel cassetto è quello di approdare il prima possibile in Serie A, è la cosa che più voglio in assoluto".

    E se non fosse nella prossima stagione?
    "Continuerò a lavorare come ho sempre fatto e prima o poi mi auguro che arrivi questa chance".

    Facciamo un gioco: scegli una squadra di A dove andare a giocare nella prossima stagione:
    "Sinceramente non ci penso ora e non credo sia facile scegliere. Che si tratti di Empoli, Udinese, Genoa o tante altre l'importante è arrivare in Serie A un giorno".

    E se ti chiamasse il Milan, avresti qualche risentimento per via della cessione di qualche anno fa?
    "Aldilà della cessione al Milan sono stati quattro anni fantastici, è un grande club con una grande oraganizzazione alle spalle. Non potrei mai rifiutare una chiamata dei rossoneri come di qualunque altra squadra di Serie A"

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