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  • FIGC, TAVECCHIO RIELETTO PRESIDENTE: sconfitto Abodi

    FIGC, TAVECCHIO RIELETTO PRESIDENTE: sconfitto Abodi

    • Francesca Schito, nostra inviata
    16.50 VINCE TAVECCHIO - Carlo Tavecchio è stato confermato presidente della Figc. Al terzo scrutinio ha vinto col 54,03 % dei voti, sconfitto Abodi che si è fermato al 45,97.

    16.12 NIENTE QUORUM ALLA SECONDA - Anche la seconda votazione si è chiusa senza che venisse raggiunto il quorum del 66 %: Tavecchio ha ottenuto il 53,7 %, Abodi il 45,41. Alla terza basterà avere il 50 % più uno.

    15.55 TOMMASI - Il presidente dell'AIC Damiano Tommasi spiega il voto ad Abodi: "E' la mia ultima votazione".
     
    15.25 QUORUM NON RAGGIUNTO - Tavecchio 56,49 %, Abodi 42,91 %. È questo il risultato della prima votazione, che prevedeva il quorum al 75 %. Si procederà quindi alla seconda votazione.

    14.18 SI VOTA - Iniziata la prima votazione per eleggere il presidente della Figc. Tutti i 279 aventi il diritto di voto sono presenti, compreso il presidente della Lazio Claudio Lotito.

    13.21 ABODI - Tocca ora allo sfidante Abodi: "Non ho nessuna intenzione di spiegare perché mi senta migliore o peggiore, ma vorrei che si capissero le differenze, è un giorno che voglio vivere con serenità e gioia. La passione per il calcio non è mai cambiata ma si è arricchita di esperienza professionale e umana grazie ai sette anni (61/2) di Lega B, dove abbiamo aumentato il fatturato del 350%. Il mondo non si divide tra chi paga e chi è pagato, siamo tutti percipienti perchè qua fuori c'è qualcuno che non è rappresentato, la gente comune, e se non ci ricordiamo di loro, si allontaneranno. Mentre noi discutiamo i nostri ragazzi anzichè giocare a pallone giocheranno alla Playstation. Cerchiamo di entrare in sintonia con il mondo, presenza negli organi internazionali e promozione del nostro calcio. Collegamento con le realtà internazionale, confezionamento dei prodotti, modo in cui cerchiamo supporto. Stiamo copiando un po del modello tedesco, inglese, francese... io voglio essere il portatore del modello italiano. Sono stato due anni e mezzo vicino a Carlo Tavecchio e rimane il rispetto, guai non ci fosse. Sono contento sia stata una campagna elettorale corretta, ci differenzia il clima nel quale lavoriamo. Noi siamo un sistema nei giorni di consiglio e assemblea federale poi ognuno torna a casa e guai a entrare in casa d'altri chiedendo permesso, ognuno deve farsi i fatti propri. Ma io non voglio farmi i fatti miei, perchè prima di dividerci i soldi io voglio pensare a costruire ricchezza. Ho sempre sperato di seguire il destino delle mie squadre e guidare la Serie A, la mia candidatura quindi in parte è la fine di un sono. In federazione avrei voluto trovare quella serenità che invece non c'è. C'è qualcosa che non va, non ho mai pensato di ritirarmi o negoziare: la mia dignità non ha prezzo. Oggi è una bellissima giornata: stasera gioco a calcetto e domani è il mio compleanno. Sarò presidente? Non lo so, ma ho fatto quello che ritenevo giusto".

    12.55 TAVECCHIO - Spazio ora ai candidati, a partire da Tavecchio: "Al termine del mio breve mandato abbiamo una crescita sportiva delle nostre nazionali, credibilità internazionale e sviluppo dell'attività giovanile. Ritengo di avere il necessario entusiasmo per portare al termine il mio compito, ci sono ancora cose da fare. Primo obiettivo le politiche giovanili, investiremo ulteriormente nel settore giovanile e nel settore tecnico. La qualificazione del sistema passa attraverso la formazione ampliata e resa obbligatoria per tutti i dirigenti. All'inizio ero solo, ora mi pare di essere in buona compagnia. Abbiamo l'obbligo di muoverci sui binari della sostenibilità. I conti in ordine li abbiamo e nonostante i tagli li abbiamo mantenuti. Proseguiremo nell'avvaloramento già in corso delle strutture federali. Serve una forte identità di vedute che in questi due anni non c'è stata. E' tempo di mettere da parte i personalismi. Il rinnovamento è iniziato da tempo, occorre proseguire".

    12.48 DILETTANTI - Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Sibilia conferma l'appoggio a Tavecchio: "Cinque settimane di presidenza per comprendere la macchina che mi è stata affidata, ci sentiamo il cardine del sistema. Caro Carlo, sono felice io e la LND di essere il cardine della tua rielezione alla Figc".

    12.40 LEGA PRO - Prende parola il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina: "Noi di Lega pro vogliamo accordare la nostra fiducia liberi da preconcetti con un voto consapevole. Il calcio italiano è alla ricerca di un equilibrio su cui basare la programmazione futura, mettere al centro dell'azione federale il benessere del sistema. Crediamo in un calcio in cui ad ogni componente venga affidato un ruolo. Il calcio ha bisogno di una riforma, La soluzione non c'è ancora, la riforma che ci è stata proposta non ci piace. Serve la qualità, non i numeri. Di Abodi ci piacciono le idee, ci rende federazione in grado di parlare una lingua del futuro che cerca la sostenibilità. Futuro condiviso, premiamo coraggio e lungimiranza, prospettiva in cui credere".

    12.35 SERIE B - La Lega B appoggia Abodi, lo conferma il vice-presidente Andrea Corradino.

    12.24 LEGA SERIE A - Tocca a Maurizio Beretta, presidente della Lega Serie A: "Complessità oggettive della Lega Serie A, sommare responsabilità importanti e associative che condividiamo conntutti e le responsabilità dei diritti televisivi. Stiamo cercando di dare il senso che si vogliono fare le cose sul serio. Senso di costruzione che è un meccanismo di evoluzione e riforme (tetto alle rose, regole sui passaggi di proprietà, onorabilità dei dirigenti sportivi, infrastrutture - legge sulla costruzione degli impianti sportivi). Abbiamo lavorato sul l'innovazione (goal-line technology, VAR). Dichiaro a nome della Serie A che l'assemblea a grandissima maggioranza si è espressa in favore di Tavecchio".

    12.12 ALLENATORI - Tocca al presidente dell'associazione allenatori Renzo Ulivieri: L'Aiac ha fatto la sua scelta in anticipo su tutti dopo discussioni e approfondimenti, abbiamo ascoltato le due parti e fatta la nostra scelta. Poi non abbiamo risposto a nessuno sia si facessero attacchi personali e alla nostra associazione. Non ci è garbato il pensiero preconcetto 'tutti purchè non Tavecchio' e nemmeno 'noi giovani rivoluzionari, voi vecci conservatori'. Tavecchio è stato il presidente della nostra Federazione perchè il nostro stile è questo per serietà e dovere professionale, siamo stati presenti con i nostri sì e i nostri no. Nella storia precedente abbiamo avuto scontri duri con la lega dilettanti, In questi due anni la situazione è cambiata grazie al buon senso e allo spirito di cooperazione tra Aiac e LND. Per questo sosteniamo il candidato della LND Tavecchio. Non mi è garbato 'te proprio te con il tuo passato che voti per Tavecchio', la casacca dei rivoluziari non si mette per caso, ci vuole una storia, un peso e una statura e in giro ne vedo poche di queste caratteristiche. Per noi essere rivoluzionari è lavorare sul campo e non con i convegni, lavorare con i nostri volontari nelle carceri, nei campi profughi e con la disabilità, portare progetti sull'utilizzo degli impianti dei centri federali. Saremo al fianco della lega dilettanti pensando all'elite ma con un calcio sociale. Fatti e non chiacchiere".

    12.08 CALCIATORI - Parla ora il presidente dell'assocazione calciatori Damiano Tommasi: "Vorrei fare due premesse. Primo, è l'ultima volta che parlerò in questa veste, per questo sarò politicamente scorretto. Ho avuto due grandi insegnamenti uno arriva dalle catene per i valori, le idee e convinzioni. Si può arrivare a incatenarsi a questa federazione ma vedo chi è incatenato alle poltrone. Altro insegnamento da un'altra persona, schiena dritta e testa alta. Gli atleti non devono comandare ma avere delle responsabilità e dei dirigenti che gliela facciano prendere. Il nostro appoggio è al presidente Abodi e a un percorso di partecipazione, Partecipazione vuol dire condivisione e quindi non dobbiamo decidere noi, non gli atleti, ma nemmeno il contrario. Oggi è giusto che prima di entrare nell'urna ognuno possa guardarsi nello specchio... e anche dopo. Con coerenza e partecipazione".

    11.56 ARBITRI - Prende parola Marcello Nicchi, presidente dell'associazione arbitri: "L'AIA è una componente con diritto di voto nel consiglio federale. Quattro anni fa abbiamo sposato un progetto ma ora sono cambiate alcune cose. Fino a ieri sera siamo stati l'unica componente a non aver espresso un parere. Abbiamo chiesto ai delegati quale fosse la strada migliore da seguire, ci siamo chiesti cosa avesse fatto il presidente Tavecchio per la categoria arbitrale. Il presidente federale ci ha permesso di lavorare in tranquillità senza sottrarci un euro dal bilancio federale. Ci hanno dato codice fiscale, 104 e VAR, tecnologia innovativa. Lavoro proseguito in grande tranquillità. I fatti e i programmi: al presidente devo riconoscere i fatti. Ci ha messo in condizione di lavorare bene. Non intendiamo dire chi è il migliore dei candidati. Noi sosteniamo chi ci ha fatto del bene e si ricandida. Gli arbitri non hanno paura del futuro. Saranno anni fondamentali, nei prossimi due anni ci sarà un rinnovamento generazionale di vertice. Non chiediamo niente se non la possibilità di continuare a lavorare in tranquillità. Chiunque sarà il vincitore saremo ancora a disposizione per garantire arbitri liberi, capaci e che possono dire che non ci facciamo tirare la giacca da nessuno. Vogliamo continuare a lavorare per il bene della Figc".

    11.55: TAVECCHIO - Parla ora Tavecchio: "Questa mattina è stata consegnata una relazione, non mi sento di aggiungere altro".

    11.50 NUMERI - All'assemblea elettiva ci sono 276 accreditati, 509 invece i voti disponibili. 

    11.35 MALAGO' - Prende parola il presidente del CONI Malagò: "Grazie dell'invito al presidente tavecchio. Saluto gli amici al tavolo, mi sembra di avere una rapporto personale con  ognuno di voi. Il calcio è sempre stato il mio amore e la mia passione, mio papá è stato per anni il vice presidente della Roma, il Coni ha un occhio di particolare riguardo nei confronti dell'U21. Sto cercando di spingere tutto l'universo del calcio femminile, faccio i complimenti a Damiano (Tommasi, ndr) per la nomina, il Cio che è il mio faro mi impone la parità di genere. L'universo olimpico, il programma e le competizioni vedono di fatto una partecipazione paritaria tra uomini e donne. Il CONI essendo qui dimostra quanto ci tiene alla federazione calcio. Al tempo stesso devo dire con gran franchezza che ho cercato con le logiche di buon senso di cercare il più possibile un'unità nelle candidature. Due scuole di pensiero: un candidato unico che fa squadra e ha ol compito di portare avanti le istanze di tutti i componenti. Quando sono stato eletto presidente del CONI la votazione è stata 40 a 35 e io sono andato da quei 35 a cercare di costruire un consenso insieme. La Figc ha una rappresentanza federale che è zoppaDevo fare un invito: chiunque vince ha il dovere di dare dei segnali per non rimanere nelle proprie posizioni ma deve cercare di essere il più possibile inclusivo. Altrimenti saranno 4 anni difficili e a chi dovesse perdere non chiudersi in un recinto in attesa di una caduta del vincitore".

    11.30 ASSEMBLEA - E' iniziata in questi minuti l'assemblea elettiva della Figc.

    11.20 SVOLTA ARBITRI - Niente astensione per gli arbitri: stando alle ultime indiscrezioni da Roma l'AIA sembra intenzionata a cambiare la propria linea e votare per Tavecchio.

    11.15 BERETTA - Il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta intercettato dalla nostra inviata Francesca Schito all'arrivo: "La nostra posizione la conoscete...".
     
    11.00 MALAGO' - Il presidente del Coni Giovanni Malago ha parlato a Sky Sport prima delle elezioni per la presidenza della Figc: "C'è competizione, ci sono due squadre contrapposte, andremo a vedere quello che succede, parteciperò ai lavori di questa assemblea elettiva come credo sia giusto. Chi vince dovrà provare a convincere anche tutte le persone che sono dall'altra parte, ci sono da portare avanti le famose riforme che tutti attendono".

    10.45 ZAMPARINI - Anche Maurizio Zamparini si schiera con Tavecchio: "Voterò Tavecchio, ma spero che Abodi diventi il presidente della Lega Serie A".

    10.35 ANCORA ABODI - Ancora Abodi: "Ritirarmi? Impossibile, non mi sono mai ritirato da una partita. Vinca il migliore!".

    10.30 GALLIANI - L'ad del Milan Adriano Galliani ribadisce il voto a Tavecchio: "I giochi sono fatti? Basta avere un altro po' di pazienza per saperlo. Noi come Milan riteniamo che Tavecchio abbia fatto bene in questo periodo e quindi voteremo per lui".

    10.15 FERRERO - Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero all'arrivo: "Da un po' di tempo voto per mia moglie. Non lo so, vediamo, pare ci sia una bella competizione. Io voterà chi fa qualcosa per il calcio, bisogna portare la gente allo stadio. Vedere il derby di Roma con 20mila persone, mi piange il cuore!".

    10.00 ABODI - All'arrivo Andrea Abodi ha parlato ai giornalisti presenti: "E' un punto d'arrivo del mio percorso. Per vincere ci vuole coraggio e fantasia. L'idea che è che si seguano gli ordini di scuderia ma io amo la libertà di pensiero, non dobbiamo mai perdere l'allenamento a ragionare con la nostra testa. Con Tavecchio ci siamo visti ieri sera, ci siamo salutati. Ha la febbre? Io ho trascorso una notte col mal di denti, stiamo pari. Il voto segreto conta, mi auguro ci sia un minimo di confronto con la propria coscienza e che si possa dare la giusta risposta alla domanda: che tipo di calcio vogliamo domani?".

    Oggi si decide il futuro della Figc: avanti con Carlo Tavecchio o largo ad Andrea Abodi, l'Italia del pallone si riunirà all'Hilton Rome Airport di Fiumicino per stabilire a chi affidare la presidenza federale. Esito incerto, le componenti del calcio italiano sono spaccate tra la conferma di Tavecchio (in carica dall'agosto del 2014, dopo aver prevalso su Albertini) e la volontà di dare via a un nuovo corso: difficile che si possa risolvere alla pria votazione, con ogni probabilità bisognerà attendere la terza votazione, quando basterà il 50%+1 dei votanti validamente espressi per risultare vincitore (alla prima necessario il 75% dei voti, alla seconda il 66%).

    LE PROIEZIONI - Secondo le proiezioni dell'ultim'ora proprio il presidente uscente risulta essere in leggero vantaggio: Tavecchio è forte del sostegno della maggior parte della Lega Serie A, della Lega Nazionale Dilettanti e dell'Associazione Allenatori. Attenzione però perché Abodi ha i numeri per tentare il sorpasso: AIC (Calciatori), Lega Pro, Lega B e una minoranza della A. Orientati verso l'astensione gli arbitri, resta circa un 12% di voti incerti che possono decidere l'esito dello scontro. Tavecchio-Abodi, al via l'ultimo atto.

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