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  • Figo:| La soluzione interna

    Figo:| La soluzione interna

    Massimo Moratti è rimasto un presidente imprevedibile. Ha in pugno Luciano Spalletti, una telefonata e lascia San Pietroburgo. Walter Zenga è preparato ad affrontare una a caso delle sette fatiche. Leonardo lo stuzzica perché oltretutto sarebbe una bella sciabolata ai cugini, come Carlo Ancelotti se veramente Roman Abramovic dovesse esonerarlo, anche perché significherebbe che il sogno Pep Guardiola rimarrebbe tale. La soluzione interna si chiama Luis Figo che però non ha ancora intrapreso la carriera di allenatore. Josè Mourinho poi non è mai completamente sparito, bizzarramente e a modo suo lascia credere che un ritorno sia sempre possibile, intanto promuove Villa Boas, scuderia Jorge Mendez, lo Special Two, come lo hanno definito. È entrato nel calcio a sedici anni, è stato con Josè Mourinho fino al 13 ottobre 2009 quando l’Inter lo ha liberato, girava la voce che fosse lui il vero talento e adesso al Porto sta facendo il fenomeno. L’Inter ha mandato suoi emissari per capire cosa stia succedendo. Villa Boas ha due stagioni di contratto come Rafa Benitez, peccato abbia solo 33 anni, molto più giovane di troppi che dovrebbe allenare.

    Benitez gira con la data di scadenza, come Mancini dopo la notte di San Siro col Liverpool. Moratti aveva uno scudetto da portare a casa, lasciò il Mancio al suo posto fino a maggio, intanto aveva il contratto di Mourinho in tasca. Chiusa una stagione irripetibile, il presidente si è fatto l’idea che ne sarebbe arrivata una di transizione con un unico obiettivo, il mondiale per club: lo vuole. Rafa Benitez lo sa da luglio, lo sta puntando, se centra l’obiettivo ha centrato la stagione, non ha fallito. Ma su questo equivoco sono girati tre mesi di esagerate umiliazioni per i campioni d’Europa, troppo anche per Moratti che a Benitez ha mandato l’ultimo chiaro messaggio: «Quando perdi ti senti tradito. Non penso comunque che i giocatori lo abbiano fatto apposta. Credo invece che non ci sia carattere sufficiente per superare gli ostacoli». Ma Benitez risponderà che non era rivolta a lui e neppure quando gli infileranno il collare e scenderà la lama vorrà crederci.
     


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