Uno dei grandi segreti dell'eccellente lavoro svolto nel primo anno sulla panchina viola dell'allenatore Vincenzo Montella è indubbiamente attribuibile al suo numero staff tecnico che segue passo passo il lavoro in cui per primo mette la faccia il mister nativo di Castello di Cisterna ma che in realtà ha come protagonisti tanti attori quanti una squadra di calcio. La vittoria di ieri sera a Marassi ad esempio ha i connotati di un successo firmato principalmente anche da Nicola Caccia e soci, visto che nell'impossibilità di poter contare su un Juan Gulliermo Cuadrado, pedina fondamentale sull'esterno destro viola da centrocampo in su, si è arrivati, dopo una lunga riunione che è partita dall'analisi della sconfitta contro il Grasshopper allo studio delle caratteristiche del Genoa di Liverani, all'idea di proporre proprio opposti a Gilardino e compagni una Fiorentina schierata con un anomalo per Montella 4-3-1-2, con Borja Valero nel ruolo di trequartista,sia per non 'sacrificare soprattutto Giuseppe Rossi come esterno d'attacco in un alternativo 4-3-3' ha raccontato nel post gara proprio ieri sera l'allenatore viola, sia per limitare il raggio d'azione del regista del team ligure Lodi. Da segnalare che il lavoro di studio degli avversari non si esaurisce praticamente mai durante un campionato e che oltre al tattico Simone Montanaro, particolare cura sulle caratteristiche tecniche degli uomini che affronteranno la formazione viola viene svolta, da Gianni Vio, uomo che in settimana e'specializzato negli allenamenti sulle palle inattive e che invece nel week-end gira gli stadi di Italia per una analisi dal vivo, poi relazionata a Montella per iscritto nelle settimane successive.