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  • Fiorentina a Moena, la dirigenza dov'è?

    Fiorentina a Moena, la dirigenza dov'è?

    • Luca Cellini

    L'azionista di maggioranza Andrea Della Valle aveva promesso una rivoluzione dietro le scrivanie della società, e non c'è stata, mentre quella nello spogliatoio prosegue inesorabile, ma a farne le spese al momento sono stati (Nastasic e Cerci a parte) tutti quei pochi giocatori che si erano salvati dalla pessima passata stagione. Tuttavia è incredibile che una società prestigiosa come quella viola a tutt'oggi sia rappresentata nel ritiro di Moena dal solo club manager Vincenzo Guerini. Diego Della Valle - giusto ricordarlo, proprietario del 99% del pacchetto azionario della Fiorentina - assente. Andrea Della Valle assente e 'desaparecido' da due mesi esatti (anche se ha promesso allo stesso Guerini di fare prima o poi un salto in val di Fassa). Mario Cognigni, presidente esecutivo, assente. Sandro Mencucci, amministratore delegato, assente. E così anche il d.s. Daniele Pradè e il direttore tecnico Eduardo Macia (quest'ultimi due giustificati dal fatto che stanno facendo mercato).

    E' triste che in un progetto di rilancio tecnico e societario che dovrebbe partire dalle fondamenta, cioè da dei segnali concreti che arrivino dall'alto, la proprietà dei Della Valle continui a considerare la Fiorentina come una 'semplice' azienda. Quando - come lunedì pomeriggio - Vargas fa le bizze in allenamento, o quando Jovetic mette il broncio perché è circondato dall'asilio Mariuccia più che da giocatori di qualità, chi parla con loro? Solo il club manager Vincenzo Guerini o il team manager Vincenzo Ripa? Ieri è stato ufficialmente presentato il ritiro di Moena, nella sala stampa del centro sportivo 'Cesare Benatti'. A rappresentare il club solo l'allenatore sedutosi l'anno scorso per ultimo sulla panchina viola, accompagnato dal consigliere d'amministrazione Carlo Montagna. E' questa l'immagine dirigenziale che la Fiorentina vuol dare al suo interno, ma soprattutto all'esterno, a tifosi, media e opinione pubblica?
     
    A vincere non sono solo gli undici giocatori che si alternano sul campo da gioco ogni domenica, ma anche e soprattutto il club. E' strano come svariati dirigenti si siano rifiutati di venire a Firenze al termine della passata stagione - ufficialmente si conosce il rifiuto di Oriali, ma anche Sensibile o Fassone pare abbiano detto 'no' ai Della Valle -, e in ogni caso se si vuole veramente bene alla Fiorentina bisogna rinnovare la richiesta ai proprietari viola di garantire maggior presenza accanto a Jovetic e compagni, e di accrescere numericamente, nella sede di via Manfredo Fanti, le persone che sappiano di calcio, in modo che possano essere maggiormente presenti in occasioni pubbliche quali il ritiro della squadra.

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