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  • Contestazioni e cessioni eccellenti: il clima è infuocato a Firenze

    Contestazioni e cessioni eccellenti: il clima è infuocato a Firenze

    • Giacomo Brunetti
    Sarebbe dovuta essere la stagione del rilancio dopo il quinquennio targato Montella-Sousa, un nuovo ciclo da ricostruire per tornare ad essere protagonisti: per la Fiorentina, l'annata calcistica che inizia ufficialmente oggi si sta trasformando invece in una chimera. Contestazioni, cessioni eccellenti, disimpegno della proprietà e le polemiche che nascono ogni giorno fanno da contorno ad un luglio che non inizia sotto i migliori auspici.

    LE SCORIE DELLA PASSATA STAGIONE - Sono alcuni mesi che a Firenze è presente un fermento negativo intorno alla squadra gigliata. Dallo scorso 23 febbraio, quando i viola vennero incredibilmente eliminati dall'Europa League per mano del Borussia Monchengladbach, il malumore si è acutizzato in tutte le parti che compongono l'ambiente fiorentino. I tifosi, mese dopo mese, hanno iniziato ad insorgere, prima contestando durante le ultime gare di campionato, poi facendo sentire la propria voce in merito alle ultime questioni. D'altro canto, anche la dirigenza non ha nascosto le proprie sensazioni, esternate prima con le parole di Andrea Della Valle dopo la gara contro il Sassuolo - poi replicate insieme al fratello durante una premiazione a Benevento - e successivamente dal comunicato pubblicato nei giorni scorsi.

    IL COMUNICATO DELLA DISCORDIA - "Vista l’insoddisfazione di una parte della tifoseria siamo pronti a mettere la società a disposizione di chi volesse acquistarla", questo l'incipit ma anche il riassunto del messaggio apparso sul sito ufficiale della società in settimana. Una volontà, quella di cedere, che si contrappone ad un possibile affronto a coloro che inneggiano alla cessione. Sicuramente una scelta infelice dal punto di vista comunicativo, vista la stagione alle porte e la necessità di solidità, già intaccata dalle cessioni eccellenti che si prospettano. E intanto c'è chi fa già le carte con i possibili investitori, dai fiorentini fino alle suggestioni asiatiche, oltre all'indiscrezione riguardante un mandato di vendita della Fiorentina alla banca Goldman Sachs, già attiva con Roma e Milan.

    IL RUMORE DEGLI STRISCIONI - L'ultimo in ordine di tempo risale a stamani, ma è parte di una lista che ormai è davvero lunga. Dalla questione legata alla cessione di Borja Valero fino alle scelte societarie, a Firenze quasi ogni giorno viene esposto uno striscione all'esterno dello stadio Artemio Franchi, l'unica modalità con cui al momento la tifoseria può esprimere il proprio punto di vista. Nel mirino ci sono tutti, dal direttore generale Pantaleo Corvino fino alla famiglia Della Valle, in una guerra pacifica al deturpamento della maglia viola.

    E TRA QUATTRO GIORNI SI INIZIA - In tutto questo, il 5 luglio la nuova stagione aprirà concretamente i battenti con le prime visite mediche e la presentazione della divisa, prima della partenza - fissata per la mattina dell'8 - alla volta del ritiro di Moena. La società ha confermato la serenità di Stefano Pioli ed il suo staff, insediatisi da meno di un mese e già travolti dai casi più disparati. Bernardeschi, Kalinic e Borja Valero, oltre all'ormai partente Ilicic, sono elementi a cui probabilmente l'ex tecnico dell'Inter dovrà rinunciare. In attesa della chiarezza, Firenze respira un clima infuocato.

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