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  • Fiorentina, sprint a due per la panchina: corsa fra Giampaolo e Di Francesco, reduci da due fallimenti

    Fiorentina, sprint a due per la panchina: corsa fra Giampaolo e Di Francesco, reduci da due fallimenti

    • Iacopo Nathan
    La Fiorentina sta iniziando a lavorare per il futuro, con Pradè e Barone che hanno intensificato i contatti con i possibili tecnici, sfogliando un’ampia lista di allenatori. Sfumato Juric, che piaceva molto alla dirigenza viola, la scelta, in questo momento, sembra comunque ricadere su un tecnico che conosce il calcio italiano, capace di dare un’idea di calcio propositivo alla squadra. Commisso, non l’ha mai nascosto, vuole divertirsi e vedere i suoi ragazzi giocare bene a calcio, oltre che conquistare punti, ed in questa direzione andrà la scelta del nuovo allenatore, che in questo momento si è riassunta ad una corsa a due. Oltre alle due piste più percorribili, ci sono anche altre strade che portano al sogno Spalletti, anche se rimane molto complicato.

    DI FRANCESCO - Eusebio Di Francesco, dopo la fallimentare esperienza con la Sampdoria, sembra essere il primo allenatore nella lista di gradimento della dirigenza gigliata. I contatti con il tecnico ex Roma sembrano già allacciati, con il mister che vedrebbe di buon occhio la destinazione. Quello che rende forte la candidatura di Di Francesco è l’esperienza, anche europea, maturata con i giallorossi, con una semifinale di Champions giocata solo due anni fa. In questo momento sembra essere lui il candidato numero uno per la panchina, ma come sappiamo queste valutazioni cambiano rapidamente.

    GIAMPAOLO - L’altro tecnico seguito dai viola, anche lui reduce da un’esperienza fallimentare e un esonero, è Marco Giampaolo. Il tecnico, che non è riuscito a portare la sua mentalità calcistica al Milan, è stato contattato dalla Fiorentina, oltre che dal Cagliari e dal Torino. In questo momento il tecnico preferisce i viola come destinazione, sapendo di poter trovare un ambiente più favorevole per l’espansione del suo calcio. La sua mentalità offensiva e la crescita dei giovani sono il suo biglietto da visita, che potrebbero fare gola alla dirigenza viola.
     

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