
Fiorentina e i grandi assenti nel momento decisivo. Adli, Gudmundsson e Fagioli, cambia anche il mercato
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CROLLO - Nel giro di una settimana la stagione della Fiorentina è colata a picco dopo l'eliminazione dalla Conference e la corsa diventata una scalata in verticale alle coppe europee in campionato. Se dovessimo mettere tutte le componenti del club sulla bilancia delle responsabilità, probabilmente penderebbe in maniera maggiore dalla parte dell'allenatore, che con un'ottima rosa a disposizione rischia di chiudere l'annata nell'anonimato, ma le colpe si dividono come i meriti.
STECCATO - E torniamo alla frase di Sanchez e alle assenze ingiustificate degli elementi di maggior talento della rosa della Fiorentina quando più sarebbero serviti. Impossibile non citare Gudmundsson, acquisto più oneroso della storia della Fiorentina (in caso di riscatto), paurosamente involuto nelle ultime settimane. Basti pensare che nelle ultime tre partite (Betis, Roma, Betis) è riuscito a calciare verso la porta una sola volta. E poi Fagioli, che ha disegnato calcio nei suoi primi due mesi in maglia viola facendo mangiare le mani a più di qualcuno a Torino, per poi finire risucchiato in un turbinio di prestazioni opache che dura ormai da tempo. Discorsi che valgono anche per Adli, giocatore centrale nella prima metà di stagione e, oggi, vicario per nulla adeguato di un Cataldi preziosissimo ma estremamente fragile.
CAMBIA IL MERCATO? - Il fil rouge che lega questi tre calciatori? Si tratta di tutti giocatori in prestito dalle rispettive squadre d'appartenenza. Ed è per questo che gli ultimi risultati e le prestazioni stanno portando la società a fare delle valutazioni. Per poterli trattenere tutti e tre serviranno più di 40 milioni complessivi. Difficile ipotizzare che il club decida di sborsarli tutti insieme. Soprattutto viste le assenze ingiustificate nel momento decisivo.
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