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  • Fiorentina, ecco Vlahovic: il ‘nuovo Ibra' di Pioli con una profezia
Fiorentina, ecco Vlahovic: il ‘nuovo Ibra' di Pioli con una profezia

Fiorentina, ecco Vlahovic: il ‘nuovo Ibra' di Pioli con una profezia

  • Giacomo Brunetti
E dopo tante peripezie, Dusan Vlahovic può finalmente stabilirsi con costanza a Firenze. Mesi trascorsi tra saltuari passaggi in viola e una carriera che continuava a svolgersi con la maglia del Partizan Belgrado sono sfociati nel definitivo approdo alla Fiorentina. Ufficializzato lo scorso giugno, a causa della mancata maggiore età il calciatore non ha potuto trasferirsi subito in riva all’Arno: la società italiana, altrimenti, sarebbe incorsa in sanzioni da parte della UEFA e, inoltre, per questa stagione aveva già terminato gli slot per gli extracomunitari. Passaggio in Italia con possibilità di scendere in campo rimandato dunque alla prossima annata.
 
SEMPLICI ALLENAMENTI - Al momento, come detto, solamente sessioni insieme ai futuri compagni. Niente Primavera o altro. Poi il ritiro di Moena, in estate: il 2019 è tutto da scrivere. Questi tre mesi saranno necessari per ambientarsi, migliorare la lingua e apprendere il tatticismo italiano. Il serbo non ha mai gravitato nell’orbita della Prima Squadra e a Firenze troverà Milenkovic e una tradizione di calciatori dell’Est. Proprio il difensore lo incoronò nel giorno della propria presentazione: “Diventerà uno tra i cinque migliori attaccanti d’Europa”.
 
SULLE ORME DI ‘JOJO’ E NON SOLO - “Non mi piace descrivermi a parole - raccontò nel giorno della sua ultima visita al Centro Sportivo, insieme ai genitori, circa un mese fa - ma preferisco che sia il campo a parlare per me e mostrare quello che so fare. Uno dei miei punti di forza è il mio mancino e cercherò di migliorare per dare il massimo”, sinistro che ha già messo in mostra in allenamento (il video al termine dell'articolo), sotto gli occhi di Pioli. Lui, definito in patria il “nuovo Ibrahimovic” - ha scelto ‘la 18’ in onore dello svedese - ha dichiarato che “nella Fiorentina del passato mi sono piaciuti molto Stevan Jovetic, che viene dai Balcani come me, ma ovviamente per la mia posizione in campo anche Luca Toni e Gabriel Omar Batistuta”.

NELLE SUE MANI - "Sono partito dal basso e ora sono qui", ha postato su Instagram, ritraendosi con la maglia viola. Il primo passo è compiuto. Adesso starà a lui non dimostrarsi un fuoco di paglia, uno dei tanti, quelli che passano, deludendo le aspettative, senza lasciare traccia. E la concorrenza, in quanto a linea verde, è ardita: Gabriele Gori, attaccante classe '99 della Primavera gigliata, vuol prendersi il futuro.
 

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