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  • Eysseric: 'Fiorentina, mi manda Balotelli. Il mio idolo è Zidane, lo seguivo alla Juve. Sulla 10...'

    Eysseric: 'Fiorentina, mi manda Balotelli. Il mio idolo è Zidane, lo seguivo alla Juve. Sulla 10...'

    • Giacomo Brunetti
    Il giocatore della Fiorentina Valentin Eysseric si è presentato quest'oggi in conferenza stampa: "La trattativa è stata molto lunga ma io volevo cambiare aria. Alla fine hanno mantenuto la promessa quando è arrivato il mio sostituto. Sono molto contento di essere alla Fiorentina. Il 10? Me l’ha detto il capitano Astori che aveva grande importante per il club. Il Nizza? L’ho vista ieri. Ogni giocatore sogna la Champions, l’anno passato abbiamo raggiunto il terzo posto dopo essere stati in testa a lungo. Avrei voluto scoprire questo trofeo, ma la mia voglia di andare in un’altra società anche fuori dalle mie abitudini è stata troppo grande. Le richieste dell’allenatore qui sono diverse rispetto a quelle del Nizza. Corriamo molto di più e facciamo meno lavoro con la palla. Il tecnico ci chiede molto lavoro sulla profondità. Un mio idolo? Zidane, lo seguivo quando era alla Juventus. Io però voglio guardare a me e creare la mia storia anche se in Italia ci sono stati tanti fenomeni come lo stesso Zidane, Totti o Del Piero. Consiglio di Balotelli? Mi ha parlato della Fiorentina, mi ha detto che è un buon club e che mi farà crescere. Scherzava con me quando ero a Nizza, mi cantava sempre ‘Fiorentina, Fiorentina’. Tatticamente il mio lavoro dovrà cambiare. C’è anche la barriera linguistica che potrà dare qualche problema, ho bisogno di un po’ tempo. L’allenatore ci dà grande libertà. Se sono venuto in viola è perché pensavo di poter fare una buona stagione. Penso che potremmo arrivare tra le prime 5, ma, come si dice in francese, bisogna aspettare prima che sia pronta la maionese (ride ndr). Club che mi hanno cercato? Ce ne sono stati, ma sono felice di aver scelto Firenze. Sono in Italia per arrivare il più in alto possibile, non per essere decimo o quindicesimo. In Italia ci sono tante grandi squadre, ma se lavoriamo tutti insieme possiamo toglierci delle grandi soddisfazioni. Quando sono arrivato il capitano Astori mi ha parlato subito anche se non abbiamo la stessa lingua. Anche nel gruppo mi sono inserito bene. Devo giocare con l’istinto senza farmi troppe domande. Il mio ruolo? Io penso a giocare al meglio, non ho preferenze sulla posizione. Spesso mi trovo dietro la punta, ma mi è capitato di stare anche sulla fascia. Pioli ci dà tanta libertà e possiamo spaziare molto".

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