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  • Fiorentina, fai spazio a Mati Fernandez

    Fiorentina, fai spazio a Mati Fernandez

    • Luca Cellini

    La sosta del campionato consente ai tifosi della Fiorentina di aumentare quella che è una tradizione tornata a manifestarsi da inizio estate, dopo due anni di 'vuoto' calcistico: trasformarsi in tecnici della propria del cuore. Fantasticare, impostare nell’immaginario i propri undici uomini gigliati sul campo, delucidare tecnicamente ad amici, conoscenti, frequentatori dello stesso spogliatoio di calcetto o bar, su come dovrebbe fare il vero allenatore, Vincenzo Montella, per far rendere meglio la Fiorentina. Due giornate di campionato sono poche ma si può tranquillamente già dire che il popolo viola ha riposto nell’ex tecnico di Roma e Catania più o meno la stessa fiducia tattica data a Cesare Prandelli quando quest’ultimo arrivò a Firenze.

    E se per il parco attaccante la difficoltà di reperire sul mercato una prima punta ha dato un alibi sia alla società che al mister gigliato, è sul centrocampo che ci si può sbizzarrire con le soluzioni. Partito con l’idea di una linea mediana a tre, in un 4-3-3 usato dallo stesso Montella prima nella Capitale e poi in Sicilia, nell’ultima parte di precampionato l’uomo di Castello di Cisterna ha deciso di adottare un 3-5-2 che servisse ad esaltare le qualità difensive di Roncaglia, abituato a giocare con quello schema in Argentina e poco propenso a fare il centrale naturale o l’esterno destro a quattro, e la velocità a tutta fascia di Cuadrado, che infatti ha già scavalcato nelle gerarchie Mattia Cassani, seppur quest’ultimo è convocato con la Nazionale italiana di Prandelli.
     
    Proprio il colombiano è uno dei pochissimi giocatori capaci non solo con la corsa ma anche con il dribbling di creare quella superiorità numerica fondamentale nel calcio di oggi. L’altro elemento che ha in Fiorentina queste caratteristiche è Mati Fernandez, arrivato dallo Sporting Lisbona nell’ultima campagna acquisti, che però è stato fermato da un infortunio durante il ritiro di Moena e poi si è ritrovato bloccato in un centrocampo a cinque; lui che è di fatto un 'dieci' puro, che ama agire maggiormente dietro le due punte d’attacco.
     
    Vista l’impossibilità di garantire una doppia cifra proprio ai due attaccanti titolari della Fiorentina, e l’insistenza almeno attuale di giocare con il 3-5-2, che deve portare gli interni di centrocampo maggiormente al tiro, Montella deve studiare ogni soluzione per lasciare spazio a Mati Fernandez, ‘sacrificando’ di volta in volta Borja Valero o Romulo, o modificando il proprio schema, magari approfittando dell’assenza per infortunio di Aquilani. Disperdere fin dai primi mesi le qualità dell’ex Sporting, farebbe perdere il ritmo partita al giocatore nato in Argentina, ma di nazionalità cilena, e priverebbe i viola di uno dei pochissimi talenti rimasti nel calcio europeo che abbina tecnica sopraffina, incisività in zona gol e quell’imprevedibilità che deve essere ingrediente determinante in questa stagione della Fiorentina.

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