Fiorentina, Falcone| 'Attendo il salto di qualità'
Luca Cellini
'Il prossimo anno i difensori della Fiorentina dovranno faticare molto, sudare le famose sette camicie, se davvero si vorrà giocare con D'Agostino e Montolivo a centrocampo, e le tre punte Jovetic, Gilardino e Giuseppe Rossi'. Giulio Falcone, ospite ai microfoni di Radio Toscana, parla a tutto campo della squadra che da giocatore lo ha portato alla ribalta in campo italiano ed europeo: la Fiorentina. 'La squadra che sta nascendo su idea di Mihajlovic assomiglia a quella in cui giocavo io, nell'anno in cui il tecnico fu Alberto Malesani - ha aggiunto il 36enne di Atri -. Il segreto di quella Fiorentina era il fatto di essere corta, con campioni come Kanchelskis, Batistuta, Edmundo, Morfeo, Oliveira e Rui Costa. Mihajlovic, come Malesani allora, ha poca esperienza. Diciamo che il serbo a livello caratteriale somiglia al Claudio Ranieri dei miei primi anni a Firenze. Il vero segreto in una squadra è il gruppo. Noi, in quella Fiorentina, eravamo tutti amici'.
'Mi aspetto il salto di qualità da alcuni singoli. Ad esempio da Felipe, che ha avuto problemi di ambientamento - ha concluso Falcone, oggi fuori dal mondo del calcio e proprietario di un'azienda agricola -. E' ovvio che Gamberini a livello fisico deve stare bene, perché è un valore straordinario. Se Frey vuole andare via, meglio accontentarlo, perché potrebbero crearsi disequilibri nello spogliatoio Credo però che il portiere francese abbia bisogno soprattutto di ritrovare le giuste motivazioni, che, dopo l'eliminazione in Champions League, sono scemate anche per lui'.
