O Diego Della Valle tornerà a fare calcio in prima persona, e - a parte blitz e sortite varie, come quella dell'immediata vigilia del match contro il Milan - non si scorgono segnali in questo senso, o a decidere il dopo Delio Rossi non dovranno essere chiamati il nuovo d.g. o il nuovo d.s., ma lo spogliatoio della Fiorentina. Infatti prima Alessandro Gamberini e poi ieri Valon Behrami, negli ultimi giorni, hanno fatto sentire la propria voce circa lo scontro Rossi-Ljajic.  Stupisce che a difesa del giocatore si siano levati gli scudi di due elementi che non erano in panchina mercoledì scorso, ma in tribuna. Tuttavia tali testimonianze confermano quello che tutti sapevano fin dalla notte della sconfitta contro la Juventus del 17 marzo scorso: i vertici della società, su richiesta dei propri tesserati, avevano richiamato Sinisa Mihajlovic.

Ora, non si capisce la strategia comunicativa del club viola, ma soprattutto di Adem Ljajic, che è rimasto in silenzio per oltre un anno e mezzo durante la sua avventura in viola (e non solo perché parla poco l'italiano) e poi ha rilasciato nel giro di sei giorni due comunicati alla Gazzetta dello sport e poi un'intervista prima al Corriere della Sera e poi al sito ufficiale del club. In ogni caso, sulla vicenda sarebbe meglio far calare il silenzio. Comunque la si pensi, in questo episodio non ci sono né vinti né vincitori, e il fatto di continuare a parlarne non fa altro che danneggiare l'immagine di una società che non ha bisogno di altre 'sconfitte' da questo punto di vista.

Si diceva del nuovo allenatore, e della 'fronda' anti-Rossi. Di fatto 24 giocatori su 25 della rosa di quest'anno - l'unica eccezione era Mattia Cassani - non hanno mai accettato la guida tecnica del mister riminese. Dunque che i nuovi dirigenti decidano il nuovo allenatore sarà assolutamente inutile, a meno che non vi sia un ritorno di Diego Della Valle come reale punto di riferimento per la politica societaria della Fiorentina, o vi sia lo svuotamento assoluto e totale dell'attuale spogliatoio. Solo mister Tod's infatti può legittimare la nuova guida tecnica. Altrimenti, è chiaro, i giocatori viola gradiscono come allenatore uno che sia poco rigido tecnicamente e negli orari di lavoro, come era Mihajlovic. Per non iniziare una stagione in ritardo, dopo le ultime due fallimentari, si faccia un referendum nello spogliatoio, e poi ognuno si assuma le proprie responsabilità.