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  • Fiorentina-Genoa: Prandelli, Badelj, Criscito, quanti incroci tra viola e rossoblù

    Fiorentina-Genoa: Prandelli, Badelj, Criscito, quanti incroci tra viola e rossoblù

    • Marco Tripodi
    La peggior difesa contro il peggior attacco. Ma anche un incrocio tra nobili (quasi) decadute del nostro calcio. 

    La sfida in programma questa sera al Franchi tra Fiorentina e Genoa è tutto questo ma anche molto altro. E' innanzitutto una gara da non sbagliare per entrambe le formazioni, alla ricerca di un successo che per ambedue manca da troppo tempo. I viola inseguono i tre punti dal 25 ottobre, quando superano 3-2 l'Udinese, i rossoblù addirittura da un mese in più, visto che l'unico successo è il 4-1 rifilato al Crotone all'esordio in campionato. Un'astinenza che qualora di dovesse prolungare ulteriormente potrebbe costare molto caro ai due tecnici. Senza una vittoria l'esonero di Rolando Maran sarebbe praticamente scontato, ma anche la terza sconfitta consecutiva potrebbe rappresentare un prematuro capolinea per il neoarrivato Cesare Prandelli.

    Proprio il tecnico di Orzinuovi è inoltre uno dei tanti ex di questa sfida del tutto particolare. C'era lui sulla panchina del Grifone sedici mesi fa quando lo 0-0 del Franchi all'ultimo turno di Serie A valse la salvezza di gigliati e liguri a scapito dell'Empoli, caduto in contemporanea nella San Siro nerazzurra. Sul fronte viola c'è poi anche uno dei protagonisti di quel Genoa: Christian Kouame. In rossoblù l'attaccante ivoriano ha lasciato un bel ricordo di sé, forte delle 9 reti realizzate in una stagione e mezza, prima di trasferirsi lo scorso gennaio in riva all'Arno. Decisamente più negative, invece, le parentesi liguri di Riccardo Saponara e Antonino Barreca, vere e proprie meteore transitate la scorsa stagione da Pegli.

    Sul fronte opposto le vecchie conoscenze hanno i volti dell'ex capitano Milan Badelj, che tale divenne dopo la scomparsa di Davide Astori, del suo connazionale Marko Pjaca e dell'acciaccato sulla via del recupero Valon Behrami. E poi c'è Mimmo Criscito, uno che la maglia viola non l'ha vestita ma che dieci mesi fa ci andò molto vicino. Il suo mancato trasferimento in Toscana fece scalpore, con il giocatore che si oppose fermamente alle intenzioni della sua società di lasciarlo partire verso altri lidi. 

     

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