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  • 'Con Steadman e Luke Buongiorno, Rossi è in ottime mani'

    'Con Steadman e Luke Buongiorno, Rossi è in ottime mani'

    • Luca Cellini
    “Il caso di Giuseppe Rossi è molto particolare perché ha già avuto vari interventi alle ginocchia. Un ginocchio operato varie volte reagisce sempre peggio al successivo intervento. E’ probabile che abbia avuto dei deficit di partenza posturali o muscolari. La cosa che un po’ mi conforta è che Rossi è in ottime mani dal punto di vista riabilitativo, sia in Italia che soprattutto a New York, visto che conosco molto bene il suo terapista. Sono persone che lavorano bene e sono convinto che ce la farà a riprendersi” Lo ha detto ai microfoni di Calciomercato.com il chirurgo ortopedico, esperto di medicina dello sport, Maurizio Bertoni, autore di uno studio di prevenzione infortunistica su alcune società sportive toscane fra cui il Bisonte Firenze Volley, il calcio Firenze Ovest, i Cavalieri Prato rugby ed il settore giovanile del Pontassieve calcio. 

    L’ex medico della Nazionale italiana di calcio, il professor Andrea Ferretti, si era detto stupito dalla scelta di Giuseppe Rossi di operarsi nuovamente negli Stati Uniti. Lei invece è favorevole a questa opzione scelta dall’attaccante viola? E se si, perché?

    “Siamo bravi anche noi in Italia a livello chirurgico-ortopedico ma gli Stati Uniti sono sempre un passo davanti a noi. La clinica di Steadman è ottima, di altissimo livello. Che qualche chirurgo possa sbagliare ci può stare, ma Giuseppe Rossi è in ottime mani ed il fisioterapista Luke Buongiorno, che io ho visitato a New York nel suo centro, è molto aggiornato ed informato. Proviene dalla scuola australiana che è al top mondiale a livello di riabilitazione”.

    Secondo lei nel calcio c’è poca prevenzione degli infortuni?

    “Purtroppo è così. Sembrano strano dirlo, ma c’è poca cultura sulla prevenzione sia a livello dilettantistico sia in campo professionistico. Questo forse spiega anche i tanti infortuni dei giocatori di Serie A. La scienza della riabilitazione e della prevenzione ha fatto così tanti passi in avanti che bisogna aggiornarsi”.

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