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  • I Della Valle si riprendono la Fiorentina: Chiesa non è sul mercato

    I Della Valle si riprendono la Fiorentina: Chiesa non è sul mercato

    • Giacomo Brunetti
    La tragedia ha cambiato le carte in tavola. Quella che sembrava una storia finita, d’un tratto, è riaffiorata in mezzo a una sentimentale unità. Non d’intenti, quanto di vicinanza, di tregua. L’obiettivo, però, è il medesimo: tornare quelli di una volta. E così la Fiorentina del dopo Astori, in mezzo a tanto dolore, ha riscoperto la proprietà. Che adesso vuol tornare grande.

    RITORNO - Fin dalle prime ore dopo la scomparsa del Capitano, i Della Valle sono tornati in prima persona a gestire le faccende di casa viola, amministrandole in modo ineccepibile. Adesso il campo. Il saldo è ottimo – utile record da 37 milioni di euro, grazie alle cessioni estive – e la possibilità di lavorare con maggiore margine di stabilità. In inverno era stato chiarito come il tesoretto fosse essenziale per non incappare in ulteriori e ridondanti buchi di bilancio, come accaduto in passato, motivo per il quale si è piombati nella svalutazione tecnica e qualitativa della rosa.

    RILANCIO - Ma il ritorno non basta. Serve, e urge, il rilancio. Tornare in Europa è l’unica meta. I conti economici tornano, o quasi, ed è il momento di invertire la rotta rispetto alle recenti stagioni. Quella attuale, a suo modo, sebbene manchino ancora dieci partite, è tornata in lizza per un finale con qualificazione. In futuro, però, servirà altro. Partendo dalle intenzioni della proprietà, decisa sull’aumento del monte ingaggi, ancora non attuato ma decisivo in sede di compravendita. E dalla presenza degli stessi Della Valle, perché Andrea ama il mestiere di Presidente calcistico e deve vivere la Fiorentina per poterla gestire nel migliore dei modi.

    AMORE E SOLDI - Alla base di tutto. Blindare i migliori e implementare la qualità dei reparti: Chiesa, Badelj, Pezzella, Veretout, ripartire da loro e dai giovani. Non un’altra rivoluzione, bensì l’inserimento di pochi elementi di valore. Non è facile, non sarà facile, il calcio che portò la ‘Viola’ in Champions League e stabilmente in Europa non c’è più. È mutato vorticosamente. Spazio alle idee, non sono permessi errori. Il futuro è adesso, il comparto tecnico non dovrà farsi trovare impreparato, ultimando la squadra fin dalle prime battute, consegnando a Pioli una rosa già in grado di ambientarsi dal ritiro di Moena. Missione ritorno. In Europa
     

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