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  • Fiorentina, il rinnovo di Pasqual è un segnale importante. Anche per chi lo voleva, Milan e Roma in testa

    Fiorentina, il rinnovo di Pasqual è un segnale importante. Anche per chi lo voleva, Milan e Roma in testa

    A 90' dalla fine del match, ecco lo scatto di Manuel Pasqual, non sulla corsia di sinistra, ma al centro sportivo della Fiorentina, per firmare il suo rinnovo contrattuale fino a giugno 2016. 

    RINNOVO - La promessa è stata mantenuta: il rinnovo del capitano viola non era legato solo al raggiungimento delle 20 presenze da almeno 45' ciascuna, inserito come clausola un anno fa, ma anche al rapporto di totale fiducia nei suoi confronti e all'attaccamento vero alla maglia che Pasqual ha sempre dimostrato in 10 anni di permanenza a Firenze. È proprio in nome di questo speciale rapporto umano che la proprietà, rappresentata al momento della firma da Pradè e Mencucci, non ha voluto inserire una nuova clausola nel contratto appena sottoscritto. Anch'esso annuale, certo, ma questo rientra nella politica societaria viola che non fa contratti pluriennali ai calciatori over 30. E Manuel un mese fa ha spento 33 candeline. Si tratta di un segnale forte da parte della famiglia Della Valle, che arriva non a caso nel momento più critico per la squadra, dopo l'eliminazione in semifinale di Coppa Italia ad opera della Juventus e il successivo 3 a 0 subito al San Paolo, che allontana il sogno chiamato Champions League. Che la Fiorentina può continuare a cullare vincendo domani a Kiev.

    NÉ ROMA, NÉ MILAN - Niente duello di mercato a giugno per esterno sinistro di San Donà di Piave. Sabatini e Galliani pensavano di sfruttare l'opportunità di accaparrarselo a giugno a costo zero. Il Milan ha cercò di vestirlo di rossonero già la scorsa estate, conoscendo il gradimento di Pippo Inzaghi. Il 1 settembre i viola non si opposero, lasciando la decisione nelle mani di Pasqual, che declinò gentilmente l'invito. All'inizio del mercato invernale Inzaghi tornò a premere su Galliani per l'acquisto del terzino, visto l'infortunio di De Sciglio e la bocciatura da parte del tecnico di Armero, passato cinque giorni fa al Flamengo. Ma a metà gennaio è stata la Fiorentina a rifiutare l'offerta del dirigente rossonero che consisteva semplicemente nel pagare l'ingaggio al giocatore classe '82 per i successivi  sei mesi. Come Inzaghi, anche Garcia preferiva un giocatore di esperienza sulla fascia sinistra, ma il tentativo di Sabatini è andato a vuoto.

    IN VIOLA - Trecentotrenta presenze in 10 stagioni. Un bottino che proietta il capitano al decimo posto nella classifica assoluta delle presenze della storia viola. Un gradino sotto il grande Gabriel Omar Batistuta, nono con 333 presenze. Più lontano dal capitano con c maiuscola, Giancarlo Antognoni, che svetta sul primo gradino del podio avendo giocato 429 partite in maglia viola. "Un altro anno insieme", ha cinguettato il numero 23 a pochi minuti dalla firma del rinnovo. E la storia continua.

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