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  • Fiorentina:| L’alfabeto di Cortina

    Fiorentina:| L’alfabeto di Cortina

    • L.C.

    Finisce il ritiro di Cortina, e la Fiorentina tira un sospiro di sollievo. Innanzitutto nessun infortunio (ed è già una novità rispetto agli anni scorsi), quindi un auspicabile stop alle polemiche che hanno imperversato nei 15 giorni cortinesi. Un ritiro da molti definito virtuale, vuoi per la rosa "work in progress", vuoi per i molteplici fantasmi (di varia natura e spessore) che hanno aleggiato sul quartier generale viola. Invisibili, certo, ma ben presenti nel pensiero di dirigenti e tifosi, come dimostra il nostro "alfabeto" di Cortina... a metà tra il serio ed il faceto. Cominciamo dalla A di Alberto Aquilani, spirito da trequartista invocato da Sinisa Mihajlovic come deus ex-machina dell'innovativo "rombo", proseguendo con la A di Antognoni, altro spirito (lui invece ex-trequartista) invocato da Teotino per una polemica inutile e dannosa. Il primo scontro al vertice lo porta la B di Behrami e la querelle sulla fascia di capitano, mentre la C di Cognigni e Corvino ci mostra le due cime dell'iceberg viola separate (anzi, contrapposte) da vedute spesso antitetiche. Andiamo avanti: F come Frey, ex mai troppo rimpianto, riscaldato dal calore dello sparuto pubblico viola, F come freddo, in senso metereologico, ma anche come il rapporto tra società e tifoseria. G come Guerini, la più lieta novella della 15 giorni ampezzana, G come Gilardino, apparso deciso, determinato, meno triste e abbandonato. Altra lieta novella la J di Jovetic: sarà il suo anno (vox populi), per ora è stato il suo ritiro, in attesa del bis a San Piero a Sieve. Per la M c'è l'imbarazzo della scelta: M come Montolivo, ripudiato, degradato e orfano del sorriso perduto. M come Mihajlovic, serio, nervoso, a tratti scontroso ed irriconoscibile, M come Munari, una delle poche facce sorridenti del ritiro viola. In stand-by la "L" di Lazzari e la "R" di Romulo (troppo presto per giudicare), mentre la T di Teotino si becca i primi, sonori, fischi della stagione. Chiudiamo con la Zeta di Zavaglia (il procuratore di Aquilani). Nessuno sa che faccia abbia, nè come sia fatto, eppure tra i tifosi c'è già chi non lo sopporta più. Alla Fiorentina può accadere anche di questo.('Il Nuovo Corriere di Firenze')
     


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