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  • Fiorentina, l'ex sindaco Domenici: 'Affidai la Viola a Della Valle e Preziosi mi riempì di insulti'

    Fiorentina, l'ex sindaco Domenici: 'Affidai la Viola a Della Valle e Preziosi mi riempì di insulti'

    • Luca Cellini

    Esattamente undici anni fa, domani, la Fiorentina passava di consegna dalle mani del sindaco di Firenze di allora Leonardo Domenici, che aveva iscritto una nuova società calcistica da poco piu' di 24 ore, dopo il fallimento del vecchio club gestito da Vittorio Cecchi Gori, a quelle della famiglia Della Valle, tuttora proprietari della società gigliata.

    "Ricordo come se fosse adesso sia i momenti difficili pre fallimento, con tutta la trattativa per cercare di salvare il club, poi alla fine naufragata per una serie di ostinazioni di Vittorio Cecchi Gori, in difficoltà per reperire i soldi necessari a sanare il debito della vecchia Fiorentina, che la trattativa portata avanti, anche con un blitz che feci personalmente a Cannes, per il passaggio della nuova società alla famiglia Della Valle – ha raccontato ai microfoni di Calciomercato.com l'oggi europarlamentare Leonardo Domenici –. Non posso dimenticare la chiacchierata sullo yacht che feci con Diego Della Valle, la chiarezza del progetto che mi espose ma anche qualche pensiero che ebbi allora visto che stavo portando avanti parallelamente un discorso con l'attuale presidente del Genoa Enrico Preziosi. Quando però comunicai a quest'ultimo che come sindaco ero rimasto molto favorevolmente impressionato dal colloquio con i Della Valle, e lui mi riempi' di insulti, riattaccandomi il telefono in faccia, capi' che stavo operando la scelta giusta. Non fu facile, perchè si conosceva il valore imprenditoriale della famiglia Della Valle ma non molto del loro legame con il mondo sportivo. Ad oltre dieci anni di distanza posso dire che quello che facemmo con l'allora assessore allo sport Eugenio Giani fu corretto ed i risultati ottenuti dalla Fiorentina anche in campo europeo ci hanno ripagato dei nostri sforzi. Rimango tifoso, appassionato, non mi perdo una partita e la passione che vedo in me, la rivedo in mio figlio, che ha scoperto da poco che per alcune ore fui anche presidente del club. L'amore che ho visto della gente, dei tifosi, in questo periodo, mi rendono felicissimo. Credo che sia partita una nuova era per la Fiorentina e ci sono tutti i migliori presupposti non solo per sognare in grande ma per ottenere i risultati che merita la passione della gente che a cuore la squadra viola". 

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