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  • Fiorentina, la svolta di Jovic: è la testa che fa la differenza

    Fiorentina, la svolta di Jovic: è la testa che fa la differenza

    • Mattia Sorbetti
    La partita di Ieri sera contro gli Hearts per la Fiorentina non è stata importante soltanto dal punto di vista della classifica, con i viola passati dall’ultimo posto al secondo, ma soprattutto dai segnali dati dai giocatori in campo. La squadra torna da Edimburgo con la consapevolezza di aver ritrovato un certo ritmo nelle sue trame: anche se ovviamente l’avversario era quello che era, si è vista molta più verticalità e più velocità nella manovra. Le parole delle scorse settimane di Rocco Commisso devono aver colpito nel segno.
     
    STA TORNANDO - Tra le più liete notizie però c’è anche l’ottima prestazione di Luka Jovic che, oltre a dimostrarsi molto più pimpante, è finalmente tornato al gol. Una prestazione superlativa che ha messo in luce le sue reali doti tecniche: la condizione fisica del serbo ha fatto molto discutere nelle ultime settimane e le sue prestazioni non hanno rispettato le aspettative, ma ieri c’è stata una svolta. La condizione fisica del serbo ha fatto molto discutere nelle ultime settimane e le sue prestazioni non hanno quasi mai rispettato le aspettative. L’atteggiamento messo in campo dell'ex Real Madrid sono sembrati molto diversi rispetto a quanto eravamo stati abituati, il segnale che il ragazzo ha reagito alle ultime due esclusioni di fila con Verona ed Atalanta in campionato. 
     
    PIU’ DI MILLE GIORNI - Oltre ai primi 3 punti la Fiorentina spera quindi di aver riacceso il proprio attaccante che, come ricordato ieri, non segnava in Europa da un’eternità. Era la stagione 2018/2019 ed il suo Eintracht Francoforte si giocava con il Chelsea di Maurizio Sarri l’accesso alla finalissima di in programma a Baku: in quell’occasione, dove i tedeschi furono eliminati, Jovic mise a segno il suo ultimo sigillo europeo. Da quella semifinale in programma il 9 Maggio 2019 l’attaccante, passato poi al Real Madrid, non ha più segnato in campo europeo alimentando un digiuno lunghissimo: prima del gol agli scozzesi erano ben 1.246 i giorni che il serbo non segnava in Europa.
     
    TESTA AL CAMPIONATO – La speranza è che l’attaccante adesso continui la sua “corsa” e ritorni a segnare già dall’importante sfida casalinga di lunedì contro la Lazio. Questo perché anche in campionato non segna da tanto tempo, per la precisione dalla prima giornata contro la Cremonese: un’astinenza lunga 53 giorni che adesso il serbo spera di poter spezzare già contro i biancocelesti. 
     

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