Calciomercato.com

  • Fiorentina: la maledizione del numero 9

    Fiorentina: la maledizione del numero 9

    • Luca Cellini

    Nove come le stagioni in maglia viola per Manuel Pasqual, contando anche quella appena iniziata dal capitano gigliato. Nove come i milioni di euro che l'ex d.s. Pantaleo Corvino pagò nel gennaio 2010 per l'acquisto del difensore Felipe, prima cessione di questa sessione di trattative per il club gigliato targato famiglia Della Valle. Ma soprattutto nove come il numero di maglia scelto da Mounir El Hamdaoui nel passato torneo di serie A, autore alla fine dell'anno di tre gol in diciannove presenze, tutti o quasi decisivi, ma non tali da portarne alla riconferma in riva all'Arno. Proprio il marocchino, nativo in Olanda, è l'ultimo caso di giocatore che passa per Firenze come una meteora pur avendo scelto al suo arrivo di indossare la prestigiosa e storica maglia che per tutti rappresenta il simbolo del cannoniere: la numero 9. Quest'ultima nella storia viola è stata portata sulle spalle da gente come Hamrin e Batistuta, ma pure Pecos bill Virgili (che c'ha vinto il primo scudetto viola) ed anche Christian Riganò, simbolo della rinascita del club dopo il fallimento dell'estate 2002.

    Ecco, il bomber di Lipari è forse l'unico esempio della gestione Della Valle della Fiorentina in cui il numero 9 è stato 'portato' da un giocatore degno di metter su quella maglia tanto storica. Dopo di lui 'il nulla' o quasi, con gente che ha segnato tanto sotto la curva Fiesole, ma che evidentemente consapevole che a Firenze tale numero ha una storia troppo importante, da non volersene fare troppo carico. E così Alberto Gilardino ha scelto sempre la sua 'undici', Jovetic non si mai separato dalla 'otto', Luca Toni ha avuto in tutte e due le sue fasi fiorentine la 'trentadue'. C'è grande curiosita' fra i tifosi viola per vedere che numero scegliera il neo bomber Mario Gomez, e se a Montecatini Terme sono già iniziate le vendite delle sue magliette, ma senza numerazione sotto la scritta del nome dell'ex anche dello Stoccarda, tutte le indicazioni portano ad una conferma di quel '33' che è un po' mistico, visto che per la religione cattolica sara' sempre abbinato agli anni della morte di Gesu' Cristo.

    Tornando al numero 9, che nella smorfia napoletana è 'a figliata, ovvero la prole, non si sono certamente dimostrati 'attaccanti nati' quelli che recentemente hanno deciso di portare a Firenze quella maglietta. Andando a ritroso, negli ultimi 4 anni, sono da segnare i nomi di 'desaparecidos' come Ignacio Castillo, il 'Tanque' Santiago Silva, con 'nel mezzo' Babacar (autentico talento sprecato per indisciplina). Chi avrebbe potuto ereditare per almeno un decennio quella maglia dal 'bomber dei bomber' della storia della Fiorentina era Pablo Daniel Osvaldo, che amava esultare come l'uomo di Reconquista,  ovvero la 'mitragliata', come quella volta in un meraviglioso tre a due a Torino con la Juve, ma guardate come è finita per l'argentino naturalizzato italiano:quasi certamente  svenduto dalla Roma e 'cacciato' per indisciplina piu' volte dalla Nazionale di Prandelli. Anche adesso è difficile immaginare chi prendera' quella '9' nell'attuale rosa affidata ancora a Vincenzo Montella, visto che dopo l'arrivo della punta 'titolare', rimangono fra gli attaccanti i soli El Hamdaoui, già citato, ma in uscita e, Zohore, uno che è soltanto cugino 'in seconda' di Drogba, anni luce dalle qualità dello storico centravanti ex Chelsea. All'abilità sul mercato del duo Prade' e Macia 'pescare' un elemento tale da poter non solo essere utile a dare 'ricambio' alla bisogna a Mario Gomez, ma ad essere degno di poter dire:'Voglio la maglia numero 9' e spezzare quel sortilegio legato a quel numero che dura nella Fiorentina ormai da troppi anni. 

    Altre Notizie