Questa è la vicenda di un calciatore che ha contribuito a far toccare alla Fiorentina i punti più alti della sua storia recente, ma che allo stesso tempo è stato vittima di una vera e propria campagna a sfavore, orchestrata principalmente dall'ex d.s. gigliato Pantaleo Corvino. Il protagonista è Marco Marchionni, ha 32 anni e da pochi giorni è tornato ad essere un giocatore del Parma. Nativo di Monterotondo, arrivò in maglia gigliata nell'estate 2009 insieme a Cristiano Zanetti, come parziale contropartita tecnica - insieme a tanti soldi - per la cessione alla Juventus di Felipe Melo.

Fortemente voluto dall'allora tecnico Cesare Prandelli, la prima stagione in viola di Marchionni poté definirsi eccellente, con bellissime partite soprattutto in Champions League, che contribuirono a far sì che Gilardino e compagni sfiorassero i quarti della coppa con le orecchie. L'esterno offensivo proprio contro il Bayern Monaco, che poi eliminò la Fiorentina, disputò due gare favolose, servendo ben due assist decisivi a Stevan Jovetic. La partenza di Prandelli l'estate successiva, 'liberato' per la Nazionale italiana, portò Marchionni ad essere emarginato dal nuovo allenatore Sinisa Mihajlovic, che gli preferì nel campionato 2010-2011, molto spesso, Alessio Cerci (con tanto di scenata di Marchionni al momento dell'uscita dal campo nella sfida esterna contro il Bologna), finché non fu messo sul mercato.

In realtà Corvino non perdonò mai a Marchionni di essersi rifiutato di andare al Cesena per portare in viola Emanuele Giaccherini, e così il giocatore, che vanta anche sei presenze in Nazionale maggiore, di fatto nel torneo 2011-2012 fu messo per larga parte di campionato fuori squadra, ed escluso da varie convocazioni, salvo essere ripescato dal subentrante tecnico Delio Rossi nella parte conclusiva della stagione. Marchionni l'anno scorso ha così collezionato otto presenze, fra cui un'eccellente prestazione a Genova contro i rossoblù. La scadenza nel contratto nello scorso giugno ha fatto separare le strade fra Fiorentina e Marchionni, ma quest'ultimo - che domenica affronterà proprio i viola al 'Tardini' - non coltiva sete di vendetta. Chi lo ha tormentato a Firenze, ha lasciato la Fiorentina ben prima di lui.