Fiorentina, Mario Gomez: voglia matta di calcio giocato
L.C.
Ufficialmente, come da bollettino medico redatto dal club lo scorso 21 settembre, sarebbe dovuto tornare a disposizione effettiva del suo tecnico quantomeno per la gara di domenica scorsa contro il Milan, stante le tre settimane di stop che gli erano state diagnosticate dopo la lesione di primo grado alla giunzione mio-tendinea dei flessori della coscia destra rimediata nel finale di partita di Atalanta – Fiorentina, terza giornata d’andata di questo campionato di serie A. Poi, come sempre gli è accaduto la passata stagione, i tempi si sono allungati e Mario Gomez è tornato ad allenarsi con il resto dei compagni soltanto lunedì scorso, dopo tanta fisioterapia, cure specifiche e palestra. Ma anche e soprattutto per zittire le malelingue che soprattutto in città si sono fatte largo sulla sua fragilità fisica, stanti anche i tempi di recupero che un anno fa lo dovevano tenere fuori ad esempio per un infortunio al ginocchio due mesi, poi diventati 150 giorni, il bomber ex anche di Bayern Monaco e Stoccarda, ha voluto accelerare i tempi e, non solo ha dato segnali positivi al suo tecnico, ma lo ha anche convinto a convocarlo già per la gara di questa sera contro l’Udinese, anticipando quelli che erano le nuove previsioni su una sua completa disponibilità che facevano presupporre un ritorno quantomeno in panchina contro il Paok, nella gara del 6 novembre prossimo. Ed invece Mario Gomez già questa sera potrebbe sedersi al fianco di Vincenzo Montella, pronto a scendere in campo per qualche minuto contro i bianconeri friulani, o quantomeno a riscaldarsi nella ripresa sotto la curva Fiesole. Un segnale di voglia matta di calcio giocato che lascia ben sperare i tifosi della Fiorentina in vista del resto di una stagione che si vorrebbe piu’lunga ed impegnativa possibile, con finalmente anche il classe ’85 di Riedling che va a caccia di continuità di impiego sul terreno di gioco.
