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  • Fiorentina| Masi discriminato per cambio agente?

    Fiorentina| Masi discriminato per cambio agente?

    La redazione del “Pentasport” di Radio Blu ha prontamente contattato, alcuni secondi fa, il padre di Federico Masi per avere spiegazioni in diretta ed in ”viva voce” sulle critiche precedentemente rilasciate dallo stesso genitore (dott. Antonio Masi, assistente parlamentare al Senato della Repubblica) in un’intervista per il sito “Firenzeviola.it”.

    Innanzitutto voglio fare i complimenti a Piccini – ha premesso il padre di Masi attraverso le frequenze della radio toscana -, che è stato convocato in prima squadra e che ovviamente non c’entra niente in questa storia. Quello che io ho voluto sottolineare è di aver avuto l’impressione, anzi di avere la certezza, che la società si sia allontanata da mio figlio in seguito al cambio di procuratore.

    Chi abbiamo scelto come procuratore? Abbiamo scelto il gruppo Branchini, mentre prima ci assisteva Giocondo Martorelli, un agente che ci aveva assegnato la società viola, la quale, peraltro, in passato ci aveva imposto Romualdo Corvino. Poi è cambiata la legge ed in seguito a tale novità il figlio di Corvino non poteva più operare.
    Quando noi abbiamo deciso di cambiare procuratore, in favore del gruppo Branchini, la società Fiorentina ci ha addirittura chiesto la rescissione del contratto. In seguito a questo atteggiamento ci siamo dovuti avvalere anche di un legale, l’avv. Grassani, per tutelarci.
    Voglio sottolineare, tuttavia, che quanto sto dicendo non è assolutamente in accordo con mio figlio, Federico Masi, che non c’entra nulla ed anche oggi ha dimostrato massima professionalità giocando con la Primavera. Queste parole sono da attribuire solo ed esclusivamente al dott. Antonio Masi, cioè il sottoscritto. Il dott. Antonio Masi parla esclusivamente a nome del dott. Antonio Masi, questo voglio ribadirlo fermamente.
    Personalmente, in poche parole, noto un controsenso anche nel fatto che mio figlio sia stato convocato nella gara di Coppa Italia e non sia stato convocato per la gara di domani contro il Cagliari, in assenza di difensori centrali.
    Se penso che queste mie dichiarazioni possano risultare nocive per il futuro di mio figlio? Assolutamente no. Contrariamente alla gran parte del mondo, io ritengo che dire la verità sia sempre la cosa giusta. Non ho niente contro Mihajlovic, assolutamente niente contro di lui, ma mi aspettavo che la società ci fosse più vicina, specialmente in considerazione del recupero-lampo dall’infortunio e del grande impegno sempre dimostrato da mio figlio. E’ un’esternazione fatta da un genitore che vede come il figlio si stia comportando da professionista e che non si sarebbe mai aspettato che venisse trattato così dalla Fiorentina.
    Da un club che evidenzia sempre il fair-play e che indossa magliette in favore di Save the Children, non mi sarei mai aspettato una richiesta di rescissione nei confronti di mio figlio.
    A mio figlio ho consigliato addirittura di smettere, di lasciare il calcio (non la Fiorentina ma il calcio) e di sfruttare i suoi studi per altri campi. Ma lui è molto tenace e testardo ed ha deciso di non mollare. Sono sicuro che la verità prima o poi verrà fuori, e non pensavo di creare un polverone così vasto di fronte a delle semplicissime dichiarazioni di verità”.

    Luca Capanni di fiorentinanews.com


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