In occasione della conferenza stampa alla vigilia del match contro il Cagliari di Zeman, l'allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella ha risposto così alle domande dei giornalisti: "E’ passato tanto tempo da quell’espulsione di Calvarese a Cuadrado. Anche l’arbitro ha ammesso l’errore. A Zeman mi lega il fatto che fu lui a consigliare alla Roma il mio acquisto, poi quando arrivai trovai un altro allenatore al posto suo. I complimenti di un uomo di calcio come lui fanno piacere. Ho sempre apprezzato la sua coerenza, caratteristica unica nel calcio. Marin e Gomez sono giocatori che hanno dimostrato ancora poco e possiamo aspettarci di più da loro, possono crescere. Il primo ha un’importante visione di gioco, tra giocatori importanti ci si trova sempre bene. Oltre la qualità, i risultati arrivano anche con la mentalità che si acquisisce nel tempo, a volte anche correndo dei rischi. Babacar si è allenato regolarmente; gli prendono spesso dei crampi, non si capisce il motivo. Joaquin? E’ un esempio di professionalità. Sulle sue qualità non ho mai avuto nessun dubbio: ha dimostrato con i fatti di volerci essere in un momento delicato. Brillante è un ragazzo che si farà. Ha grande volontà, è una persona eccezionale. Dalla partita in cui l’ho schierato a Roma, sono arrivati altri due giocatori nel suo ruolo; in più anche Mati Fernandez si è ripreso e Lazzari sta crescendo. Nel calcio le cose cambiano rapidamente, non ci si può permettere di gioire troppo per certe cose. A volte il nostro mondo va troppo veloce, nel bene e nel male. Quello che è successo a Mazzarri e Prandelli può capitare a chiunque. Il capitano? Ancora non ho pensato chi sarà domani. Non mi piace che lo faccia chi ha più presenze, ma chi rappresenta meglio il gruppo in relazione alla partita. Lo cambio spesso perché penso ci possano essere tanti capitani in questa squadra".