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  • Fiorentina, Montella:| Vara il 'modulo Jovetic'
Fiorentina, Montella:| Vara il 'modulo Jovetic'

Fiorentina, Montella:| Vara il 'modulo Jovetic'

  • L.C.

Chiamatelo modulo Jovetic. Il 4-3-3 pensato da Montella per la Fiorentina è una piccola variazione sul tema (tattico). Del resto non si può puntare su Jo-Jo (ammesso che rimanga) e non metterlo in condizione di dare il meglio. E lui se deve giocare esterno si intristisce. Per questo il tecnico ha ritoccato il suo piccolo credo calcistico e lo ha adattato alle esigenze della squadra. Scelta intelligente. Forse ovvia. Di sicuro pratica. Ma per scoprire se funziona dovremo aspettare ancora un po'. In ogni caso sulla carta Montella ha già disegnato ruoli e linee di movimento. Mancano i nomi, ma per quelli ci vuole pazienza. Per il momento facciamo con quello che c'è. Che poi è più o meno quello che farà Montella in ritiro, visto che colpi in arrivo non ce ne sono. Se poi cambia qualcosa, tanto meglio.

Ma torniamo al modulo. Jovetic rende di più se gioca dietro la punta, e se non ha troppi compiti di copertura. Quindi in fase di possesso palla Jo-Jo lascerà la zona sinistra del campo e giocherà accanto al centravanti. Dove gli piace. E dove vede la porta. Mentre Cerci (ecco perché è rimasto, Montella aveva bisogno di lui nel 4-3-3-) farà la mezz'ala. Diciamo che quando la Fiorentina attacca il 4-3-3 si trasforma in qualcosa che assomiglia molto a un 4-4-2 un po' sbilenco, anche se parlare di numeri è inutile. Contano le posizioni. E se Jovetic si accentra, è chiaro che sulla sinistra dovranno salire a turno il centrocampista o il difensore. E tutta la squadra dovrà cercare un suo equilibrio. Fondamentale il ruolo di chi gioca in mezzo al campo. Attualmente abbiamo Behrami e Lazzari, e pure Vargas. Ma da qui alla fine di agosto ci sarà qualche cambiamento, e le scelte saranno fatte anche pensando a questo assetto tattico.
 
Detto questo, è ovvio che in fase difensiva Montella non può chiedere a Jovetic (a Cerci sì, però) di fare cinquanta metri per rincorrere il pallone, altrimenti a forza di andare su e giù spreca fiato e perde lucidità. Stevan darà una mano, però avrà compiti difensivi da seconda punta e non da esterno. Dettagli che saranno perfezionati nelle prossime settimane, quando dalla teoria si passerà alla pratica con le esercitazioni sul campo. Anche se la squadra non sarà questa, in ogni caso i movimenti si possono provare, soprattutto per valutare come si trova Jovetic dentro questa nuova sistemazione tattica. E poi a fine agosto faremo i conti di chi è rimasto e chi è arrivato. Se poi Jovetic dovesse chiedere a Della Valle di onorare la parola data (nel suo contratto non è prevista una clausola rescissoria ma al momento della firma gli è stato promesso che sarebbe stato ceduto se qualcuno avesse portato trenta milioni), a quel punto la Fiorentina cercherà un esterno vero e darà la sua vecchia forma al 4-3-3 di Montella. Perché questo, gira e rigira, è il modulo preferito dal nuovo tecnico. E le operazioni di mercato saranno fatte proprio pensando a questo assetto.
 
La conferma di Cerci, che Montella e Pradè conoscono bene, è solo il primo asso. Ora tocca a Behrami. Jovetic al momento non è in discussione, lo ha detto Della Valle. Poi ci sono gli altri. Nei prossimi giorni arriveranno Roncaglia e El Hamdaoui, che però è il centravanti di riserva. Quindi serve una prima punta e servono anche un paio di centrocampisti. Pradè sta lavorando, ma ci vuole tempo. E pazienza. Non è un mercato facile. Anzi, è un mercato difficilissimo. Nell'attesa, però, Montella inizierà a conoscere meglio la sua nuova squadra. Da lunedì i primi test, poi il 16 la partenza per Moena. È già tempo di ricominciare.
 
(La Repubblica - Edizione Firenze)

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