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  • Stadio Fiorentina, tre possibilità: i tifosi si schierano dalla parte del Franchi

    Stadio Fiorentina, tre possibilità: i tifosi si schierano dalla parte del Franchi

    • Iacopo Nathan
    In casa Fiorentina, dopo una situazione di campo decisamente più tranquilla, viste le vittorie ottenuto da Montella ed i suoi ragazzi, ci si concentra sulla annosa questione delle infrastrutture. Proprio oggi è stata annunciata dal club gigliato l’acquisizione di un terreno nel comune di Bagno a Ripoli, per costruire un moderno centro sportivo, che potrebbe diventare la nuova casa della Fiorentina, dalle giovanili alla Serie A. Sistemata la questione, tutta l’attenzione si è rivolta sulle numerose voci che si rincorrono circa il nuovo stadio, con le varie possibilità e le tante complicazioni trovate da Commisso lungo il suo percorso.

    IPOTESI- Le possibilità che la società viola si trova davanti sono sostanzialmente tre, la prima e più complicata è quella di ristrutturare l’attuale Artemio Franchi, per renderlo adatto alle moderne esigenze, poi c’è l’ipotesi Mercafir, ovvero un nuovo stadio in una zona periferica della città, per arrivare alla definitiva migrazione verso Campi Bisenzio, comune adiacente a quello fiorentino. La situazione è molto spinosa, poiché in tutte e tre le situazioni ci sono molte complicazioni, urbanistiche e legislative, che impediscono il progredire delle cose.

    TIFOSI - La soluzione più affascinante, ma anche la più complessa, è la ristrutturazione dello stadio Franchi, bloccata a più riprese dalla soprintendenza, che ha valutato l’impianto come monumento nazionale, per via delle scale di forma elicoidale e la famosa pianta a forma di “D”. Per cercare di dare uno scossone alla faccenda, un gruppo di tifosi della Fiorentina ha scritto una lettera indicata a Sindaco, Soprintendenza e Commisso, per chiedere la svolta e il restyling del vecchio impianto. In questo documento si chiede un cambio delle curve e della posizione del campo, senza toccare le strutture ritenute monumenti. Si indica questa come unica soluzione fattibile, per non snaturare la società viola di quella che è la sua vera risorsa, ovvero la città di Firenze.

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