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  • Fiorentina, parla lo stadium manager Francini

    Fiorentina, parla lo stadium manager Francini

    • L.C.
    Intervista esclusiva del settimanale Tutto-Viola con Maurizio Francini Stadium & Location Manager della Fiorentina Maurizio Francini
    Cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato nel Parterre di Tribuna rinnovato?
    Devo dire che faccio fatica a trovare degli aspetti che non funzionano all'interno del Parterre di Tribuna, da poco rinnovato; abbiamo avuto ottime risposte dal punto di vista delle presenze di spettatori, tant’è che queste, nell’anno in corso, sono aumentate del 72% rispetto a due anni fa! La novità è stata apprezzata dagli spettatori i quali, più volte, ci hanno evidenziato di quanto bene si veda la partita, osservandola da quel settore. Il Parterre di Tribuna è, come noto, un settore senza barriere , cioè senza alcun divisorio tra la zona di attività sportiva e la zona spettatori, per cui è richiesta un’ attenzione lievemente più particolare da parte del personale addetto al controllo, però vedo che il pubblico accetta di buon grado i "consigli" che gli steward forniscono.
    Che ne pensa la Fiorentina, intesa come società, di questa riuscita?
     Siamo ovviamente tutti felici del buon esito della nostra scommessa, ci conforta sopratutto la conferma della bontà del nostro pensiero, quello che ci ha guidato finora qui e, soprattutto, ci entusiasma la risposta che ha dato il pubblico fiorentino, anche in termini comportamentali, che lo stesso ha tenuto in tutte le partite disputate finora. Vogliamo citare, aldilà degli episodi goliardici che non devono mai venire meno finché rimangono tali ed innocui, la partita Fiorentina - Juventus dove tutto si è svolto per il meglio: cito questa partita perché  la Juventus è la squadra con la quale esiste maggiore rivalità sportiva da parte del pubblico fiorentino.
    E Questura, Federcalcio e Lega cosa ne pensano, dato che la Fiorentina si era fatta garante di questa splendida nuova forma di vedere la partita?
    Lega e Federazione sono state nostre alleate in questa nostra piccola battaglia volta a rimuovere le barriere e sono molto felici di come stanno andando le cose qui a Firenze. Ricordo che il nostro è uno Stadio "pilota" per lo sviluppo di tale iniziativa anche in altri impianti. Per quanto riguarda Questura e il Ministero dell'interno ho apprezzato molto le parole del Vice Presidente Operativo dell' Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive , Roberto Massucci, che in occasione di un congresso di delegati alla sicurezza tenutosi a Roma in Gennaio, ha avuto parole ottime verso ACF Fiorentina,  riguardo all'esperimento che stiamo portando avanti qui a Firenze.
    E i giocatori che ne pensano? Lo sentono più vicino il pubblico?
    Si il pubblico è sentito certamente più vicino, qualcuno ha addirittura promesso che non appena farà gol si getterà fra le braccia degli spettatori. Non dirò chi.
    E le squadre e i giocatori avversari?
    La stragrande maggioranza ha reagito bene, alcuni invece non hanno reagito bene alla novità: c'è stato qualche piccolo battibecco tra spettatori e qualche tesserato di altre società che occupavano le panchine sottostanti, però tutto è stato attentamente controllato per evitare che il battibecco degenerasse. Ai direttori di gara ogni volta viene ricordato che il Parterre di Tribuna è un settore senza barriere e che se prima esisteva un divisorio con un vetro bello spesso che impediva ai suoni e quindi alle parole di arrivare ai proprio orecchi, ora invece arriva tutto diretto. Ognuno di loro però ha sempre fatto presente, di essere talmente concentrato, da non sentire le parole pronunciate dagli spettatori.
    Stiamo dando grandi segnali importanti di civiltà e comportamento leale e sportivo in campo e fuori, eppure nel calcio moderno ancora sembra che questo non basti, dove si deve ancora migliorare?
    Purtroppo è un fatto di educazione, lo Stadio rispecchia il comportamento delle persone nel mondo attuale. Non è che le persone negli stadi diventano diverse da quel che sono e Firenze rispecchia il proprio essere e dimostra di avere una civiltà che magari altrove non si trova oppure è difficile trovarla. Ribadisco il concetto che secondo me Firenze era il luogo giusto dove poter fare questo tentativo.
    Adesso non si può più parlare di "esperimento" (mi passi il termine) quindi sistemi simili potranno essere estesi anche agli altri settori dello stadio?
    Si deve continuare a parlare sempre di esperimento, perché pur essendo state rimosse le barriere a fine Agosto, ad oggi sono solo circa sei mesi che stiamo testando questa novità: prendiamoci un po' più di tempo per poter vedere come si svolgono le cose e poi faremo i nostri bravi ragionamenti. Poi parleremo con la proprietà ed i suoi amministratori. Purtroppo anche abbattere le barriere, esempio nelle due curve, potrebbe non significare granché, data la grande distanza che intercorre tra le due curve e il campo da gioco, quindi l’eventuale rimozione produrrebbe miglioramenti assolutamente insignificanti. stiamo pensando a migliorare lo Stadio sotto tanti aspetti,abbiamo stilato un piano di circa venti punti; vediamo quali di questi, d'accordo con i vari Enti interessati quali Soprintendenza, Comune di Firenze, Questura, Prefettura ed altre Istituzioni (oltre, e naturalmente, anche alle risorse economiche che avremmo a disposizione) potranno essere realizzati a breve termine.
    Gli scorsi 14 e 15 Gennaio lei è stato relatore a Roma in occasione dell’ XI congresso dell'A.N.DE.S. (Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza) tenutosi sul  tema  “Abbattere le barriere fisiche e mentali per un calcio più bello”: secondo lei i tempi sono maturi perché le barriere vengano eliminate negli stadi Italiani?
    Io sono dell'opinione, e l'ho già espressa altre volte, che è solo una barriera “mentale” quella che separa  il campo della zona spettatori, ed è solo la barriera che dà modo a certe persone di essere intemperanti. Io sono dell'opinione che, rimossa la barriera fisica, l'intemperanza non venga posta in essere, perché convinto del fatto che , la barriera sia un qualcosa che incita più a porre in atto le intemperanze invece che a reprimerle. Per quanto riguarda l'estensione sul territorio nazionale sulla rimozione delle barriere, sarei estremamente favorevole e fermamente convinto, ma ritengo che queste non possano essere rimosse adesso ed ovunque: andrebbe visto caso per caso.
    Lo Stadio inteso come luogo di spettacolo, sembra assumere oggi, grazie alle nuove norme, l'aspetto di un teatro all'aperto. Come vede questa trasformazione? E il pubblico sembra gradirla?
    Comunque sia uno stadio di calcio non potrà mai essere paragonabile ad un teatro: se uno vuol vedersi uno spettacolo teatrale va a vederselo a teatro ed una partita di calcio non potrà mai essere trattata come uno spettacolo teatrale. Noi eroghiamo servizi collegati allo svolgimento di una partita di calcio ed è li che dovremmo andare a migliorare tantissimo, ovviamente con impianti sportivi più vicini ai desideri degli spettatori e che diano il più possibile l'impressione di essere in un luogo civile anziché in un fortino con tanto di recinzioni alte vari metri, reti a protezione dei diversi settori, cavalli di Frisia, orari di apertura assurdi. Dobbiamo assolutamente riuscire ad aprire gli stadi presto ed a chiuderli tardi, promuovendo lo svolgimento di attività collaterali volte ad intrattenere il più possibile  il pubblico all'interno dello stadio, sia prima che dopo la partita di calcio, al fine di dar modo al tifoso di essere il più vicino possibile alla propria squadra del cuore.

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