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  • Fiorentina, Iachini: 'Dobbiamo curare questa malattia e salvarci, ho parlato con Chiesa. Mercato? Idee chiare...'

    Fiorentina, Iachini: 'Dobbiamo curare questa malattia e salvarci, ho parlato con Chiesa. Mercato? Idee chiare...'

    • Iacopo Nathan
    Giuseppe Iachini, neo tecnico della Fiorentina, è stato presentato in conferenza stampa allo stadio Artemio Franchi: “Voglio ringraziare Commisso in primis, che ho avuto il piacere di conoscere, mi ha detto che ci assomigliamo molto e voglio ripagare la sua stima. Così come Pradè e Barone, che hanno avuto parole di stima e apprezzamento nei miei confronti. Voglio fare un in bocca al lupo anche a Montella. Sono molto felice di essere tornato in quella che è la mia seconda casa, ho tanti ricordi e tanti amici, un grande rapporto con tutta la città e la tifoseria. Sono qui per ripagare la stima e la fiducia che società e città mi hanno sempre dato. La mia parola è lavoro, c’è tanto lavoro da fare sul campo. Voglio una squadra organizzata, che sappia cosa fare in campo, e che ci porti sempre a cercare la vittoria. Voglio attaccamento ai nostri colori e alla nostra maglia, e sono convinto che i nostri ragazzi, che attraversano un momento particolare, sono pronti a tirarsi su le maniche e lavorare. Vogliamo ribaltare una situazione che si è fatta complicata. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra, e devo portare questa cosa sul campo. Non mi nascondo, all'inizio mi aspetto delle difficoltà, ma devo vedere sul lungo periodo. 

    Sulla malattia della squadra: "Non voglio buttare fumo negli occhi a nessuno, ma credo fortemente nel lavoro, ed è quello che voglio portare a questa squadra, che deve trovare un nuovo atteggiamento, giusto e voglioso di portare in campo dei valori e la voglia di vincere. Dobbiamo capire cosa non è andato, è chiaro che un’idea me la sono fatta, ma voglio tirare fuori quello che questi ragazzi hanno dentro. Forse hanno reso meno del loro potenziale nell’ultimo periodo, ma vogliamo tirare fuori queste criticità e migliorare nel minor tempo possibile".

    Sul modulo: "Non sono un allenatore integralista, posso giocare con diversi moduli. Contano le caratteristiche dei giocatori e questa rosa ha qualità. Ci sono giovani e meno giovani di buona qualità e possiamo tornare ad essere competitivi. Tutti i moduli sono numeri, possono essere giusti e sbagliati, l’importante è l’equilibrio. Dobbiamo essere sempre più squadra. Voglio vedere i ragazzi sul campo, poi potrò essere più preciso".

    Su Chiesa: "Lui è un ragazzo che devo ringraziare, ci ho parlato sotto le feste di Natale. Ho visto tante situazioni per capire su cosa migliorare, lui era al campo con me. Ha rinunciato alle vacanze, glielo ho chiesto io e lui l’ha fatto. Ha voglia di fare il bene della Fiorentina e questo è un bene primario. Recupererà in fretta e può giocare in molte posizioni del campo, in attacco può stare ovunque".

    Gli obiettivi: "Non mi pongo obbiettivi, ora la classifica dice che dobbiamo salvarci. Io sono una persona concreta, dobbiamo lavorare al meglio e fare più punti possibile. Di certo non ci fermeremo a 40 punti, vedremo di andare avanti con il lavoro, partita dopo partita. Dobbiamo capire quale malattia abbiamo e curarla il prima possibile. Comunque mi guardo avanti, e sicuramente non indietro".

    Se è la sfida più importante della carriera: "Ho fatto la mia gavetta, ho lavorato sodo e raggiunto tanti obbiettivi. Ho valorizzato tanti profili negli anni, e questo è un appuntamento importante del mio percorso, che affronto con piacere particolare, visto che torno in una città che amo, in un ambiente al quale sono molto legato. Vogliamo regalare il maggior numero di soddisfazioni possibili, con l’aiuto di tutti. Ho in testa dove voglio portare questa squadra, per far diventare questo gruppo figlio del tecnico. Voglio portare anche il bel gioco, e cercherò di portare qui la mia esperienza".

    Se ha avuto contatti con altri giocatori: "Ho parlato con tutti i giocatori, per dare loro un programma di lavoro e per fargli gli auguri. C’erano 8 giorni di riposo, che per me sono tantissimi, ma sono sicuro che a casa hanno lavorato. Sono convinto che con questi ragazzi potremo fare un grande lavoro".

    Sul mercato: "Ancora non abbiamo parlato, ma io ho le idee chiare di cosa ci servirebbe, per rendere la squadra più omogenea".

    Staff: "Il mio vice è Carillo, che è con me da sempre, poi ci sono Tafani e Mirra. Ho voluto inserire Aquilani, che ha grandi doti di lavoro e professionalità. Avendo la possibilità di averlo qui alla Fiorentina, ho fatto in modo di inserirlo nel mio staff".

    Su Pedro: "Lo conoscevo, ma voglio vederlo sul campo prima di dare una valutazione. Non dimentichiamo che viene da un infortunio, Del Piero ci mise un anno e mezzo a recuperare da un infortunio simile. Con il mio staff faremo valutazioni fisiche, e poi decideremo al meglio il suo percorso".

    Sulla giovane età: "I giovani sono sempre una risorsa importante, perché portano entusiasmo e voglia. Ci sono dei giocatori esperti in questa rosa, e noi dobbiamo creare una squadra, che sia una cosa sola. Per me non cambia se un giocatore ha 18 o 35 anni".

    Su Castrovilli: "Lui è un centrocampista di qualità, posso dire che con me i centrocampisti hanno sempre fatto tanti gol. Mi piacciono i centrocampisti che accompagnino l’azione e portino presenza in area di rigore".

    Su Ribery: "Sicuramente è un piacere, non ero riuscito a contattarlo e mi ha chiamato lui. Sono convinto che sia sul campo che nello spogliatoio sia una grande risorsa. A livello di personalità ed esperienza non può che aiutare i ragazzi, oltre al fatto che può sempre decidere una partita con le sue giocate".

    Su Lirola e Zurkowski: "Conosco Zurkowski, ha delle potenzialità, ci andrò a lavorare, sperando che possa crescere ulteriormente. Lirola l’ho avuto, abbiamo condiviso un bel rapporto di lavoro a Sassuolo, raccogliendo diverse soddisfazioni. Probabilmente ha avuto qualche problema di inserimento, è anche troppo buono lui, ma lo faremo diventare il giocatore per il quale la società ha speso tanto".

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