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  • Fiorentina, Prandelli: 'Chi doveva fare il salto di qualità sta faticando. Criticate me o la squadra, non la società'

    Fiorentina, Prandelli: 'Chi doveva fare il salto di qualità sta faticando. Criticate me o la squadra, non la società'

    • Iacopo Nathan
    Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa prima della sfida di domani contro il Genoa:

    FINALE- “Sarà una partita importante, dobbiamo essere lucidi e capaci di variare situazioni. Dobbiamo vincere, quello è il nostro obbiettivo. Ci servirà tanta pazienza, ma ci siamo organizzati per vincere. La partita sarà molto difficile, ma dobbiamo viverla con la tensione giusta”.

    PAURA- “La paura l’abbiamo affrontata, e credo che i giocatori abbiano capito come si fa a superarla. Non mi piace definire una partita a vita o morte, ma sicuramente è molto importante. Il nostro obbiettivo è arrivare a 40 punti, prima ce la faremo meglio sarà. Non dobbiamo calare durante la gara, anche se le cose non vanno bene. Ci mancano i nostri tifosi, ma dovremo essere bravi noi a fare quello che faremmo se fossero sugli spalti. Non dobbiamo mai abbassare la testa, ma pensare solo alla vittoria”.

    RITMO- “Ci serve intensità, e i due giocatori giusti possono essere Callejon e Ribery. Fino a pochi mesi fa, però, c’era un giocatore a Firenze che riusciva a cambiare il ritmo di una partita e portare la palla nell’area avversaria (Chiesa n.d.r). Ora non abbiamo un giocatore così, ma dobbiamo lavorare da squadra e crescere, e credo che i primi passi li abbiamo già fatti”.

    LAVORO- “In questa settimana abbiamo svolto tutti gli allenamenti, e sono sempre stato collegato. Ho vissuto l’inizio di questa cosa con difficoltà, ma sapendo di essere un privilegiato”.

    CUTRONE- “Patrick è un giocatore della Fiorentina, a cui non si può rimproverare nulla per quanto riguarda l’impegno. In questo momento, a livello tecnico, ho fatto una scelta differente, ma se un giocatore pensa alla squadra può entrare e fare la differenza. Io non ho mai messo da parte nessuno, ma se un giocatore non è contento di rimanere alla Fiorentina può andare via”.

    SQUADRA- “Fin dal primo giorno ho parlato alla squadra, dicendo che nei momenti di difficoltà servono gli uomini, e in questo momento ho bisogno di persone che pensano alla squadra e non al singolo. Nessuno mi ha chiesto di andare via, ma se qualcuno vuole vivere la propria professione in maniera diversa, non ho intenzione di trattenere nessuno”.

    LEADER- “In un momento come questo escono fuori i veri leader, che capiscono prima degli altri le situazioni. Abbiamo parecchi giocatori di esperienza e personalità, come Pezzella, Caceres, Callejon e Ribery”.

    SOCIETA’- “Se ci troviamo in questo momento, non è colpa della società. Probabilmente c’è stata troppa aspettativa, e i giocatori che dovevano fare il salto di qualità stanno facendo fatica. Stiamo lavorando per far tornare positiva la critica. La società è molto presente con noi, e uno come Commisso dobbiamo tenercelo stretto. Sicuramente su certi aspetti deve migliorare, ma non dobbiamo farli stancare. Il mio rapporto con questa società è chiaro e diretto. Se ci sono critiche da fare sono a me e alla squadra, non alla società”.

    ATTACCO- “Vlahovic è sulla buona strada, sta crescendo, così come Kouame o tanti altri. Siamo pronti alla sfida di domani”

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