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  • Fiorentina: quei piccoli, importantissimi particolari...

    Fiorentina: quei piccoli, importantissimi particolari...

    • Luca Cellini

    In principio fu il numero di collaboratori voluto da Vincenzo Montella: quasi una squadra di calcio titolare. Quella scelta, in controtendenza con i tagli avvenuti nei due anni precedenti, fece intendere che in casa Fiorentina si stava per assistere ad una vera e propria inversione di tendenza, tecnica ed economica. Successivamente la scelta di un ritiro spalmato su tre settimane, che permettesse ai giocatori non solo di fare una preparazione in unico luogo ma anche di sfruttare fino in fondo i benefici dell'aria di montagna, dove, a differenza delle sessioni estive 'alla Zeman', non sono state previste corse fra i boschi o ripetute sui gradoni di uno stadio ma - altra novità significativa - partitelle, analisi tattiche, e al limite degli scatti intensivi, senza sosta, su un campo da calcetto. Poco dopo sono arrivati i Gps che monitorano ogni movimento del giocatore prima, durante e dopo gli allenamenti, poi le sedute specifiche sulle palle inattive e infine l'analisi serale, davanti al pc, con l'atleta, per lo studio della sua situazione clinica e tattica.

    E' una vera e propria rivoluzione tecnologica quella portata da Montella alla Fiorentina, con tanto di studio di ogni gara dall'alto da parte del 'tattico' Montinaro, e di un collaboratore a giro dello staff tecnico (solitamente Nicola Caccia), in modo da poter analizzare cosa ha funzionato e cosa no già all'intervallo. In quei circa 15 minuti di sosta fra primo e secondo tempo, l'allenatore viola quasi non parla: prima entrano il medico e i massaggiatori per verificare le situazioni specifiche dei singoli giocatori, poi gli 'aiutanti' di Montella, che fanno comprendere a chi è sceso in campo nei primi 45' cosa andrà fatto nella ripresa, e infine, saltuariamente, il tecnico gigliato, che dice poche importantissime parole. Domenica scorsa con il Milan si è toccato un vero e proprio record: dal momento dell'uscita dal campo dell'ultimo giocatore della Fiorentina, Emiliano Viviano, all'ingresso del primo per disputare il secondo tempo, sono passati solo 7 minuti e 30 secondi. Tanto che non poche polemiche ha suscitato invece il rientro in campo di Milan e quaterna arbitrale, avvenuto solo dopo l'abbondante quarto d'ora di intervallo previsto.

    L'ultima novità riguarda la fase di riscaldamento: infatti il preparatore atletico Marra, un vero cultore delle nuove tecnologie, innanzitutto vuole che il campo sia abbondantemente bagnato, sia per le gare diurne che per quelle notturne, per permettere una maggiore scorrevolezza della palla, visto che la Fiorentina ama molto far girare il pallone fra i piedi dei propri giocatori. Inoltre ha inventato un esercizio di movimento senza palla, in cui la squadra di fatto prova la tattica, disponendosi come se fosse già in partita, senza avversari e su una metà campo, in modo da trovare da subito punti di riferimento. Sono state apportate novità anche per il cosiddetto 'risveglio muscolare' effettuato nel pre- gara (ora c'è un tappeto musicale più deciso rispetto a quello della primissima parte di campionato), mentre l'alimentazione è rimasta invariata (per la tristezza dei calciatori gigliati, abbonati al classico petto di pollo). Quello a cui non era preparato lo staff tecnico della Fiorentina era lo stadio Is Arenas: al di là del problema di giocare senza pubblico, a Quartu Sant'Elena soffia insistentemente un forte vento, e il sole batte in maniera talmente trasversale che chi non ci è abituato quasi dovrebbe scendere in campo con un paio di occhiali da sole...

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