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  • Fiorentina, Silva: l'ultimo flop sudamericano
Fiorentina, Silva: l'ultimo flop sudamericano

Fiorentina, Silva: l'ultimo flop sudamericano

  • Luca Cellini

L'ex direttore sportivo della Fiorentina Claudio Nassi, qualche giorno fa, di fronte all'ennesimo elogio pubblico a Corvino non ce l’ha fatta più, ed ha elencato gli oltre cinquanta giocatori che, volenti o nolenti, possono essere considerati dei flop, accumulati nei sette anni di gestione dell'uomo di Vernole. Da Tagliani ad Hable, passando per Mazuch e Van Den Borre, senza dimenticare i Gulan e Lepiller, la cosa che risalta maggiormente è il lunghissimo elenco di giocatori arrivati dal Sudamerica dal 2005 ad oggi - molti di questi neanche pagati poco -, che si sono rivelati dei 'bidoni' degni di una rubrica della Gialappa's Band. Da ieri in questo elenco si può tranquillamente annoverare anche Santiago 'El Tanque' Silva.

L'attaccante, che la scorsa estate aveva eccitato oltre un centinaio di tifosi - i quali in una domenica d'estate si erano radunati sotto la sede del club, ammaliati dalle sue giocate viste su Youtube -, entra in una 'galleria degli orrori' di mercato che comprende fra gli altri Jefferson Andrade Siqueira, un classe '88 oggi al Latina, Guilherme Do Prado, passato poi fra Spezia e Pro Patria, Filipe Gomes Ribeiro, dal Vasco da Gama al Varese in cinque anni, David Enrique Mateo, punto di forza del Campobasso, Alex Costa dos Santos, che oggi veste la casacca dei belgi dell'Eupen, e Santos Miranda, che attualmente fa panchina nel Pro Vercelli. E se è vero che sempre dal Sudamerica, anche se via Liga, nella gestione Corvino è arrivato pure Felipe Melo, è un altro brasiliano, Felipe, il flop assoluto, visto che è stato pagato ben nove milioni di euro.

Proprio con l'ex Udinese, in quel maledetto mercato di gennaio 2010, arrivarono altri due sudamericani quali Keirrison, che faceva tribuna nel Barcellona e di cui nel Benfica faticano a trovare un ricordo, e Bolatti, detto 'El Gringo', letteralmente sparito dopo Firenze, catapultato in Brasile, dove si dice vadano a giocare gli argentini scarsi. Tornando al 'Tanque' Silva, pagato più o meno quanto la Lazio dà di ingaggio a Klose - che però in maglia biancoceleste è arrivato a costo zero -, nonostante l'affetto della gente si è perso fra scivolate per il campo (contro il Cesena c'è chi ne ha contate 28 in 90 minuti di gioco) e rovesciate malriuscite, fra cui una clamorosa contro la Roma, che ha fatto ridere anche gli avversari. Mai integratosi a pieno nel calcio italiano, di lui rimarranno i cinturoni con cui spesso teneva i pantaloni bianchi con cui amava girare per Firenze, e le mangiate di Bunuelos, tipico piatto argentino che si faceva cucinare in un noto ristorante sulle colline di Fiesole.

Si parla al passato di Santiago Silva, perché quasi certamente quello che forse resterà il peggior numero dieci della storia della Fiorentina - mai maglia fu così 'dissacrata', visto che l'ha indossata gente come Antognoni, Baggio, Rui Costa e Mutu, tanto per parlare del recente passato - tornerà a giocare in Argentina fin dal primo mese del nuovo anno. Il Boca Junior e il Velez, club da cui è stato prelevato, hanno il suo nome in cima ai desideri di mercato. Pantaleo Corvino, che lo ha preferito la scorsa estate ad onesti 'faticatori' della categoria come Tiribocchi (che gli era praticamente stato offerto gratuitamente), proverà a fare del 'Tanque' una plusvalenza. I tifosi viola invece, dopo essersene innamorati su Youtube, quasi certamente non faticheranno a dimenticarne il nulla calcistico 'ammirato' in dodici spezzoni di partite del girone d'andata. Hasta luego, 'Tanque'.

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