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  • Fiorentina:| Sbocciano le viole

    Fiorentina:| Sbocciano le viole

    • L.C.

    'E' primavera, svegliatevi bambine, alle cascine, messer aprile fa il rubacuor'. Che tempi... Alberto Rabagliati con la sua 'Mattinata Fiorentina' dipingevano così la Firenze degli anni '40, fervida, romantica, sognatrice. Non sappiamo se migliore o peggiore (vivaddio non c'eravamo ancora...), certamente diversa da quella di oggi. La primavera, quella no, quella resta sempre il periodo ideale per far sbocciare amori, passioni, per far fiorire le pianticelle. Più o meno come è accaduto 4 giorni fa, all'Olimpico di Roma, quando la 'Primavera' (stavolta con le virgolette perché trattasi di nome ufficiale) di Renato Buso ha schiantato i pari età giallorossi, e portato in bacheca il primo trofeo della gestione Della Valle. La 'settegiorniviola' non può esimersi dal celebrare l'impresa delle 'pianticelle' di Corvino che, favorite dal clima mite della capitale (bastava vedere la mise adamitica dei tifosi viola presenti a Roma mercoledì...) hanno finalmente infranto il tabù dell'Olimpico sponda romanista (la prima squadra non ci vince da ben 19 anni!) e regalato una vera 'gioia' a tutta la Firenze viola.

    Narciso batte Antonello 3-1: nella tiepida serata romana c'è stato un altro vincitore: Narciso Parigi. Che emozione (e che stupore!) sentire al 90' le note del 'garrisca al vento il labaro viola' riecheggiare nell'Olimpico oramai deserto, popolato dai 50 eroi venuti da Firenze solo per il gusto di tifare Fiorentina. A prescindere dai nomi (Carraro non è certo da paragonare a Mutu), dall'età, dall'appeal mediatico. Si tifava Fiorentina e basta, e quando Narciso ha spiegato la voce stentorea, è stato bello sentirsi a casa in terra nemica.

    Riccardo Montolivo sta diventando finalmente... 'Cuor di leone'. Anche lui sembra sbocciare al sole della primavera e, dopo anni di esibizioni contraddittorie, vagamente promettenti ma mai rassicuranti, il 'talento di Caravaggio' ha infilato un trend finalmente positivo. Continuità, personalità, carattere... sono i nuovi ingredienti della pietanza bergamasca e le due prove con la nazionale sono lì a testimoniarlo. La seconda poi, disputata da centrocampista centrale (da perno davanti alla difesa), ci ha probabilmente consegnato il Montolivo del futuro. Chi sia il destinatario, se Inter e Fiorentina, questo è un altro discorso.

    (Quotidiano viola)
     


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