'Tutti i giornalisti se la sono presa con la direzione di gara di Tagliavento, ma vi siete accorti che quando l'arbitro ha sbagliato a cacciare il giocatore della Fiorentina, El Shaarawy si è rotolato in terra per 25 metri come se fosse stato colpito da una granata?'. Nenad Tomovic non ha saputo di queste dichiarazioni, rese lo scorso 7 maggio dal presidente dell'Aia Marcello Nicchi, nel corso di un corso Ussi a Coverciano, fino a poche settimane fa. E'stato un compagno di squadra ad informare il serbo ex di Lecce e Genoa che perfino il capito degli arbitri italiani lo assolse nella circostanza che porto' alla sua espulsione durante l'ultimo Fiorentina – Milan. Da quel giorno, se è possibile, Tomovic ha aumentato in maniera esponenziale la sua rabbia, già palesata nel post gara dell'ultimo turno di campionato a Pescara, quando a fronte della vittoria viola, i gigliati non conquistarono il terzo posto valevole per i preliminari di Champions, per il contemporaneo successo del Milan a Siena. Una rabbia frustrante quella del nazionale a disposizione del c.t. Sinisa Mihajlovic perchè nessuno gli potra' restituire l'ultima ora di gioco di quel Fiorentina – Milan in cui un lieve contatto con El Shaarawy, porto' quest'ultimo a 'rantolarsi' a terra per molti metri, tanto da indurre il direttore di gara, Tagliavento, ad espellere il difensore viola. Ed oggi che mancano poco piu' di 48 ore alla sfida ai rossoneri, stavolta a San Siro, i pensieri di Tomovic, nonostante l'infortunio del Faraone, che non gli permettera' di scendere in campo sabato prossimo, sicuramente lo riporteranno a quello sgradevole precedente che gli costo' anche un turno di squalifica per il rosso diretto comminatogli dall'arbitro della sezione di Terni.